Il sogno Osimhen, ma Emegha è l’alternativa
La Juventus punta a rinforzare l’attacco per il 2025-26 e il nome di Victor Osimhen resta in cima alla lista dei desideri. Secondo Sky Sport, i bianconeri stanno preparando un nuovo tentativo per il centravanti del Napoli, attualmente in prestito al Galatasaray. La trattativa, però, è complessa: il Napoli chiede almeno 75 milioni di euro, con una clausola anti-Italia che alza il prezzo per le squadre di Serie A a 80-90 milioni. Inoltre, l’Al Hilal di Inzaghi insiste con un’offerta da 70 milioni, rendendo la concorrenza feroce. Damien Comolli, dg juventino, non si arrende, ma valuta alternative. Tra queste spicca Emanuel Emegha, giovane attaccante dello Strasburgo, classe 2003. Costa 25 milioni, un investimento più sostenibile. La Juve cerca un colpo per il Mondiale per Club.
L’alternativa è Emegha
Emegha, olandese di origini nigeriane, si è imposto con 14 gol e 3 assist in 27 partite, contribuendo alla qualificazione dello Strasburgo in Conference League. Alto 1,95 metri, unisce fisicità a velocità, ideale per il 3-4-2-1 di Tudor. Comolli, che lo conosce dai tempi in Francia, lo vede come un talento da far crescere, soprattutto se Dusan Vlahovic dovesse partire. Il serbo, tentato dal Milan, potrebbe sbloccare il mercato in uscita. Osimhen, invece, preferisce restare in Europa, ma il suo ingaggio elevato complica l’operazione. La Juventus valuta anche uno scambio con Theo Hernandez, ma l’idea resta in fase embrionale. Emegha rappresenta un piano B concreto, con Crystal Palace e Chelsea che lo seguono.
Un occasione per testare l’attacco
Il Mondiale per Club è l’occasione per testare l’attacco attuale. Comolli vuole costruire una squadra competitiva, ma senza sprechi. Osimhen garantirebbe gol immediati, ma il costo è proibitivo. Emegha, a 22 anni, è una scommessa per il futuro. La dirigenza bianconera, sostenuta da Elkann, deve bilanciare ambizione e sostenibilità economica. Le prossime settimane saranno decisive per definire il colpo in attacco. I tifosi sognano un nome di peso, ma si fidano del progetto di Tudor e Comolli.