Osimhen, la chiave per l’attacco
Victor Osimhen è il sogno che infiamma i tifosi della Juventus. Il bomber nigeriano, reduce da una stagione stellare in prestito al Galatasaray con 37 gol in 41 presenze, è la priorità di Igor Tudor per rivoluzionare l’attacco bianconero in vista della stagione 2025-26. Con Dusan Vlahovic vicino alla cessione, valutato 30-35 milioni, e Francisco Conceicao in bilico, Damien Comolli vede in Osimhen il leader per il Mondiale per Club e la Serie A. La Juventus ha riaperto i contatti con l’entourage del 26enne, ma il Napoli, nonostante il contratto in scadenza nel 2026, non intende svenderlo, chiedendo oltre i 75 milioni della clausola per club italiani.
Napoli e concorrenza, ostacoli concreti
Antonio Conte ha posto il veto alla cessione di Osimhen alla Juventus, preferendo venderlo all’estero, con Liverpool e Al-Hilal in pressing. I Reds hanno proposto uno scambio con Darwin Nunez e Federico Chiesa, mentre il club saudita prepara un’offerta monstre da 50 milioni annui, già rifiutata dal giocatore che vuole restare in Europa. In Italia, il Napoli potrebbe accettare 80-90 milioni, una cifra che costringe Comolli a valutare plusvalenze come quelle di Samuel Mbangula. La clausola da 75 milioni, valida solo per l’estero dal 1° al 15 luglio, complica ulteriormente i piani bianconeri, con Galatasaray e Manchester United pronti a inserirsi.
Un colpo per la gloria juventina
Osimhen, con la sua fisicità e il fiuto del gol, risolverebbe i problemi offensivi avverando il sogno della Juventus, garantendo 20-25 gol a stagione. Tudor lo vede come il perno del 3-4-2-1, affiancato da Kenan Yildiz e Nico Gonzalez. Giorgio Chiellini e Viktor Bezhani, al lavoro sullo scouting, spingono per un investimento che segnerebbe il ritorno della Juventus tra le big d’Europa. Tuttavia, la prudenza di Comolli e la concorrenza internazionale rendono il sogno bianconero un’operazione ad alto rischio. Se non si troverà un accordo entro il 15 luglio, Osimhen potrebbe restare “separato in casa” al Napoli, ma la Juventus non molla e prepara un’offensiva post-Mondiale.