Dopo Haaland, anche Bellingham. La Juventus ha due enormi rimpianti legati al calciomercato degli ultimi anni. Anche l’inglese fu ad un passo dal vestire la maglia della Vecchia Signora, esattamente come il norvegese del Manchester City.
A raccontarlo è stato Matteo Tognazzi, ex capo scouting della Juventus, in esclusiva ai microfoni di Tuttosport:
Un rimpianto alla Juventus? Penso a Bellingham, siamo stati vicini nel 2019. Ho conosciuto lui e la sua bellissima famiglia: è un ricordo che custodisco gelosamente. In quel caso, però, aveva semplicemente deciso di proseguire il percorso di crescita nel suo club di sempre, ovvero il Birmingham. Invece siamo stati davvero a un passo da Haaland. Era il mese di novembre del 2017, io ero arrivato in luglio, quindi è stato uno dei primi contatti che ho stretto alla Juventus, in quel caso insieme a Cherubini. Il fatto è che nel mercato della prima squadra c’è tempo per lavorare alle trattative, con i giovani in pochi giorni può cambiare tutto.
Ce l’avevamo in mano, ma ai tempi sarebbe stato un innesto per la Primavera e l’operazione venne giudicata troppo onerosa per rinforzare il vivaio. Allora faceva ancora panchina al Molde, ma nel giro di poche settimane iniziò a giocare e a segnare, così tutti si avventarono su di lui. E un club come il Salisburgo potè prospettargli un rapido inserimento in prima squadra. Molti scout vivono queste situazioni con frustrazione, ma lavorando a stretto contatto con la direzione sportiva ho capito che è inevitabile: resta la consapevolezza di aver lavorato bene.
Vi avevamo raccontato poche settimane fa della vicenda Bellingham-Juventus. Ma risentirla, specialmente da uno dei protagonisti dell’operazione, fa ancora più male…