Il caso plusvalenze costato caro ad Andrea Agnelli e alla Juventus, ha avuto un nuovo sviluppi col ricorso dell’ex presidente accolto al Tar…
La Juventus sta programmando la prossima stagione, ma inevitabilmente gli ultimi eventi riportano anche alcune considerazioni al passato recente dei bianconeri. Infatti due stagioni fa a metà campionato ci furono le famose dimissioni della dirigenza, nello specifico 24 mesi di inibizione e 60 mila euro di multa all’ex presidente juventino Andrea Agnelli. Il quale ha immediatamente fatto ricorso.
Adesso è arrivata la decisione del Tar del Lazio, il quale ha accolto il ricorso di Agnelli rinviando la decisione alla Corte di Giustizia Europea. A questo punto si potrebbe arrivare a una decisione definitiva nel giro di un anno e mezzo o al massimo due.
La battaglia legale dell’ex numero uno bianconero
Caso plusvalenze, accolto il ricorso di Andrea Agnelli al Tar: la Giustizia Sportiva trema
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Ecco i punti fondamentali:
- la sanzione irrogatagli dal giudice sportivo italiano è estranea all’ordinamento sportivo e ai poteri che la legge riconosce agli organi della giustizia sportiva italiana;
- le violazioni contestate, come assunte dalla decisione della Corte FIGC e confermate dalla decisione del Collegio di garanzia del CONI, hanno natura puramente contabile o di bilancio;
- la sanzione inibitoria si pone in contrasto con le libertà fondate sui Trattati, con la libera concorrenza, con le libertà di circolazione e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia;
- la sanzione è estranea totalmente all’ordinamento sportivo ed alle regole cui può essere assoggettato un manager dirigente apicale di una società sportiva di livello internazionale;
- la sanzione si fonda sulla presunta violazione di clausole generali dell’ordinamento sportivo, “il cui contenuto è suscettibile di essere stabilito caso per caso tramite le regole morali e di costume generalmente accettate”;
- il rimedio del giudice amministrativo italiano non può essere limitato alla tutela risarcitoria per equivalente, pena la violazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale;
- pertanto il giudice amministrativo italiano deve avere il potere di annullare e sospendere la sanzione disciplinare irrogata dal giudice sportivo che si riveli illegittima.