Le dichiarazioni del Ceo di Dazn contro la pirateria: ecco le parole di Stefano Azzi ai taccuini di Repubblica…
Nella lunga intervista concessa a Repubblica, il Seo di Dazn, Stefano Azzi, ha parlato anche della pirateria dilagante nel mondo del calcio, con tanti utenti che scelgono piattaforme illegali per vedere la Serie A.
Quello di un caffè al giorno resta un prezzo corretto: oggi la Serie A costa meno del campionato greco. La pirateria per qualcuno è diventata cool: la gente sente “pirati” e pensa a quelli dei Caraibi. Chiamiamoli hooligan. Perché, come i violenti, danneggiano la loro squadra, un danno da un milione al giorno: in pratica i club potrebbero spendere il doppio sul calciomercato. I pirati rischiano sanzioni da 5 mila euro, quasi 12 anni di abbonamento a Dazn. E poi aprono il telefonino a un hacker. Regalando ai criminali i propri dati, le proprie foto e tutto quello di personale che c’è dentro.
Pitareria, Dazn non ci sta. E sui prezzi…
Dazn, lotta alla pirateria: “Si sentono Jack Sparrow, ma sono…”
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Infine Stefano Azzi, interrogato però sui problemi di malfunzionamento di Dazn, ha risposto in modo netto:
Il servizio ha avuto fasi complicate, di assestamento. Ne siamo usciti. Sulla qualità della banda abbiamo fatto un grande lavoro. Abbiamo creato delle nostre corsie, dei nostri server su cui facciamo passare il nostro traffico, per alleggerire le “corsie” comuni e avere maggiore capacità di traffico durante le partite.
È una “autostrada di server” su misura per il territorio italiano e ora copriamo localmente il traffico dati dell’80% dei dispositivi unici connessi. Stiamo implementando una soluzione che dovrebbe ridurre la latenza del 50%.
E abbiamo ridotto del 23% il consumo di banda per accedere al profilo hd, mantenendo la stessa qualità. Mentre una nuova codifica video ci permetterà di risparmiare un ulteriore 20% sul consumo della banda internet utilizzata per vedere la Serie A. E infatti si sono dimezzate le segnalazioni dell’assistenza clienti su chi ha avuto difficoltà.