Come abbiamo riportato ieri, il ritorno di Alessandro Del Piero alla Juventus in veste di dirigente si sta allontanando. Un arrivo, un tuffo nel passato e al contempo nel futuro su cui i tifosi puntano molto. Dopo l’addio di Andrea Agnelli sembrava che la strada fosse aperta. A quanto pare, però, si sarebbe richiusa recentemente. Il motivo? Ancora una volta, lo zampino degli arabi. Nella fattispecie, è l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo a volere l’ex capitano bianconero come direttore sportivo, ed in proncinto di offrirgli un contratto.
Ciò detto, non possiamo non nascondere la nostra delusione, di fronte a un mondo, quello sportivo, sempre più dominato dal denaro senza troppe eccezioni. Non raccontiamoci ipocrisie: anche cinquant’anni era così. Per i calciatori come per i dirigenti. Le cifre – anche rispetto al tasso d’inflazione dell’epoca – però erano molto più basse, e la rincorsa a guadagnare sempre più decisamente più “moderata” di quella odierna.
Il denaro serve a tutti, è un’ovvietà. E chiunque vorrebbe essere ricco, altra ovvietà. Semplicemente risulta difficile comprendere perché, a livelli di ricchezza già elevatissimi, non si scelga di andare dove più aggrada. Non pensando a 10 o 20 milioni in più quando se ne posseggono già tanti e se ne continueranno a guadagnare comunque tantissimi, anche accettando l’offerta più bassa in circolazione. Il motivo per cui questa spirale coinvolge praticamente la totalità degli attori interessati, siano essi calciatori, allenatori o dirigenti di successo resta per chi scrive un vero mistero.
Che sia semplicemente “gola”? In grado di “drogare” chiunque ci si trovi di fronte? Chissà.