Un nuovo organigramma
John Elkann si prepara a ridisegnare la Juventus, partendo dalla dirigenza. La qualificazione alla Champions League, conquistata con il 3-2 a Venezia, offre una base solida, ma la stagione senza trofei spinge la proprietà a intervenire. Giorgio Chiellini, dopo un anno come Head of Football Institutional Relations, emerge come figura centrale, pronto ad assumere un ruolo operativo nell’area sportiva. Elkann, insoddisfatto di una campagna che non ha portato titoli, valuta l’inserimento di un nuovo amministratore delegato e un direttore sportivo o capo scout per rafforzare la struttura. La Champions garantisce risorse, ma il Mondiale per Club, al via il 14 giugno, richiede decisioni rapide. I tifosi attendono un segnale forte. Chiellini, simbolo bianconero, incarna la continuità, mentre Elkann sogna una Juventus capace di dominare in Europa. La rivoluzione societaria, come suggeriscono le indiscrezioni, è già in movimento, con il futuro del club in gioco.
Chiellini guida il cambiamento
L’ascesa di Chiellini segna un ritorno alla “juventinità” voluta da Elkann. L’ex capitano, con la sua esperienza e il legame con i tifosi, sarà il collante tra campo e dirigenza, influenzando scelte tecniche e di mercato. Damien Comolli, attuale presidente del Tolosa, è in pole per il ruolo di amministratore delegato, portando competenze calcistiche che mancano a Maurizio Scanavino. Matteo Tognozzi, ex Granada, è invece il favorito come direttore sportivo o capo scout, per potenziare l’area tecnica. La posizione di Cristiano Giuntoli, nonostante il contratto fino al 2028, resta incerta, con Elkann che riflette sul suo operato. Dusan Vlahovic rimane il fulcro del progetto sportivo, ma la rosa ha bisogno di qualità. I tifosi sognano una squadra competitiva. Chiellini, con il suo carisma, potrebbe avvicinare figure come Antonio Conte, mentre il mercato estivo testerà la nuova struttura. La Juventus punta a un’organizzazione solida, capace di unire tradizione e innovazione.
Grandi obiettivi
La rifondazione di Elkann si prepara a ridisegnare il futuro e guarda al 2025/26 con ambizione. La Champions League e il Mondiale per Club offrono visibilità, ma il successo dipende dalla dirigenza. Chiellini, come evidenziato dalle voci di mercato, potrebbe un giorno diventare presidente, incarnando i valori bianconeri. Comolli e Tognozzi, se confermati, porteranno esperienza internazionale, mentre Igor Tudor, alla guida per il torneo estivo, attende chiarezza sul futuro.