Nicolò Fagioli è un fiume in piena. Dopo l’ufficialità della sua squalifica, il centrocampista della Juventus ha confessato tutto, ogni minimo particolare ed aspetto legato agli ultimi anni bui della ludopatia. Riportiamo le sue dichiarazioni, riprese soprattutto dai profili Instagram di Tuttosport e Cronache di Spogliatoio:
Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In Sassuolo-Juve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All’uscita ho pianto…ma per i debiti. A settembre 2022 erano 250mila, poi erano arrivati oltre i 2,7 milioni. “Ti spezzo le gambe” mi disse uno a cui dovevo dei soldi… Per riprendermi puntai su una vittoria facile del Milan, ma la squadra avversaria ebbe la meglio. E io andai sempre più sotto.
Ho visto Tonali ai tempi dell’Under21 col telefonino e scommetteva, non sono riuscito a vedere se sul calcio o su altri sport, e gli ho chiesto cosa stesse facendo e lui mi rispose che potevo farlo anch’io perché i movimenti non erano tracciabili. Che lo si faceva per noia, per gioco. Da quel momento ho cominciato a puntare anche io perché lo facevano gli altri e non mi ponevo il problema se i siti fossero regolari o meno. E nell’ambiente si vociferava che anche lui avesse ingenti debiti in giro.
Ho iniziato col tennis e col casinò online, poi col calcio. Ho scommesso su tutto, anche su Torino-Milan, ma mai su partite della Cremonese e della Juventus, neanche su falli, cartellini, risultati esatti o marcatori. Under e over. Ma a un certo punto non potevo più prelevare i soldi dal mio conto corrente controllato da mia madre e ho iniziato a chiedere i soldi ai miei compagni che erano all’oscuro di tutto. 40mila euro a Gatti, che li pretende ancora, e a Dragusin. Dicevo che mi servivano per comprare i Rolex in una gioielleria a Milano, che in realtà usavo per restituire in parte le somme di denaro.