Alla vigilia del match tra Frosinone e Juventus, il presidente del club laziale ha commentato la situazione favorevole di mercato tra i ciociari e i bianconeri, con tanti giocatori prestati da Madama.
Maurizio Stirpe, in particolare, ha risposto così all’accusa di essere diventati il “Frosinentus”. Queste le sue parole nell’intervista esclusiva a TuttoJuve, riportata da Tuttomercatoweb:
Le sensazioni sono quelle di sempre nel momento in cui si incontra una grande squadra come la Juventus. Sarà una grande emozione, c’è un grande coinvolgimento della città e dei tifosi, non soltanto di quelli che tifano per i bianconeri. La nostra è un’area abbastanza vasta, per cui troveremo persone che arriveranno da località molto differenti e che saranno accomunate dal gusto di vedere da vicino una bella partita. L’atmosfera è quella di un evento sportivo importante che si verifica ogni qualvolta arriva la Signora.
C’è voglia di disputare una grande partita, con la consapevolezza di mettere in difficoltà la Juventus. Il pareggio dello ‘Stadium’ del 2015 fu più che altro un caso, perché la partita venne dominata in lungo e in largo dalla Juve. I nostri avversari non riuscirono in molte circostanze ad arrotondare il punteggio un po’ per bravura nostra e un po’ per qualche errore sottomisura, c’erano gli estremi per arrivare a fine partita con un punteggio più largo. Invece nel calcio, che conosciamo bene, succedono delle cose difficili da spiegare, come in occasione di quella sera. Fu meglio così per noi.
C’è qualcuno che vi definisce Frosinentus o una seconda squadra bianconera, proprio per i grandi rapporti esistenti tra di voi.
Nessuna paura, il nostro progetto si basa su tre pilastri fondamentali: il gruppo dei nostri calciatori è in possesso di una certa esperienza nella categoria di appartenenza limitatamente al campionato che affrontiamo, i giovani di nostra proprietà che sono stati acquisiti mediante il grande lavoro dello scouting e quelli che arrivano dai grandi club come la Juventus, ma anche Bayern Monaco e Real Madrid. Sarebbe un’accusa ingenerosa, o quanto meno avanzata da qualcuno che non conosce bene la nostra realtà. La Juve ci sta dando fiducia, evidentemente siamo stati capaci di esser credibili e non ho niente di cui vergognarmi. Possono dire che siamo la seconda, la terza o la quarta squadra, per noi non sarà mai un disonore.