L’Inter ne è uscita “ripuita”, ma Francesco Acerbi, principale protagonista del caso Juan Jesus, non proprio…
Dal caso di presunto razzismo l’Inter è uscita illesa, ma Francesco Acerbi un po’ meno. Il difensore nerazzurro, intervistato dal Corriere della Sera, ha sfogato la sua frustrazione per la vicenda in generale, e per il clamore mediato che ha provocato tra appassionati, semplici tifosi oltre agli opinionisti…
Inter salva, Acerbi no: “Mi hanno massacrato”
Inter, Francesco Acerbi amaro nonostante la sentenza favorevole: “Mi hanno massacrato”…
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Al di là dello squallido doppiopesismo della giustizia sportiva (come sempre, in sfavore della Juventus), non si può non notare che il principale protagonista di questa vicenda riguardante l’Inter sia stato lui, Francesco Acerbi, che non tradisce frustrazione e insofferenza per quanto accaduto. Nell’intervista al Corriere, il difensore dichiara: “Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti”. Poi aggiunge, attaccando il tema della lotta al razzismo a suo dire non veritiera in questa storia: “Si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia,ma per che cosa? Per una cosa che
era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla. Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto”. Infine: “Ritengo che se uno sbaglia è giusto che paghi, come io ho pagato la multa quando ho mostrato il dito medio ai tifosi della Roma che mi urlavano “devi morire”’. In migliaia lo gridavano a me, che sono guarito due volte da un tumore e che sono testimonial dell’Airc”.