Inter-Juventus è anche un confronto tra modelli di gestione aziendale: l’opinione di un professore di economia aziendale
Sul Derby d’Italia i confronti si moltiplicano: singoli giocatori, allenatori, serie storiche, valore delle rose (come abbiamo avuto modo di pubblicare proprio su queste pagine) fino a giungere anche alla gestione aziendale. Perché Inter-Juventus è anche questo: modelli diversi a confronto. Il professore di Economia aziendale dell’Università di Torino Fabrizio Brava è stato intervistato a tal proposito da Tuttosport.
Inter-Juventus, modelli di gestione a confronto
Inter-Juventus, gestione e ricavi: l’opinione di un esperto
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Il professor Brava dà le sue valutazioni che promuovono e bacchettano le due società a seconda delle circostanze. La Juve è sicuramente promossa sul fronte dei ricavi, rispetto ai nerazzurri: “Quelli dei bianconeri sono su-periori, al pari delle singole voci relative a merchandising, pubblicità e sponsorizzazioni.
In particolare, poi, l’ultimo bilancio ha visto il record stori-co, pari a 280 milioni, dei cosiddetti ricavi “strutturali”, ovvero quelli al di fuori dei diritti televisivi. che dipendono in scarsa misura dall’operato del club, e del player tra-ding, poco prevedibile e variabile di stagione in stagione”, sottolineando però che “l’Inter prevale nei proventi da stadio”. La società milanese, poi, sarebbe avanti anche sul piano dei costi: “è qualche passo avanti nel processo di spending review che entrambi i club stanno attuando. A fronte di un monte ingaggi attualmente si-mile, alla luce dell’imprevista riduzione del costo di Pogba per la Juventus, i nerazzurri vantano però un ammontare di ammortamenti dei cartellini più basso e sono già allineati al valore a regime del 70% nello “squad cost” richiesto dall’Uefa”.