Inter-Juventus è una rivalità che ci racconta, nella storia della Serie A, di rimonte e clamorosi ribaltoni…
Quella più clamorosa, a memoria del tifoso bianconero, è datata 5 maggio 2002 (da anni gli striscioni “godo ancora” sono diventati un simbolo). La Gazzetta dello Sport odierna lo mette in calce, al termine di un riepilogo storico che mette i brividi. Quella giornata fu di lacrime a Roma e di festa ad Udine, dove la Juventus vinse lo scudetto sul filo del rasoio contro un’Inter capolista che in trasfera con la Lazio si suicidò, mentre i bianconeri vincevano in friuli e, distaccati di un solo punto, sorpassavano al rush finale i nerazzurri vincendo il titolo.
Inter-Juventus, quante rincorse
Inter-Juventus: storia di fughe e sorpassi
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Da quell’ormai lontanissimo 14 novembre 1909, data della prima storica sfida tra bianconeri e nerazzurri (finita 2 a 0 per la Signora), ne è passata di acqua sotto i ponti. Se l’ultimo sorpasso sopracitato è della Juve, il primo storico è dell’Inter: si parla del campionato 1957/1958, con i nerazzurri secondi in classifica dietro a Juventus e Fiorentina prima dell’ultima giornata. Cambio al vertice nell’ultima giornata e Internazionale campione.
Poi la gara che viene considerata come l’inizio della rivalità tra i due club: è il 10 giugno 1961. La Juventus fa letteralmente a fette un’Inter paralizzata. Si tratta dell’iconico 9 a 1 con ben sei reti di Omar Sivori. Una gara che rimarrà nella memoria anche per il ritiro di Giampiero Boniperti dal calcio giocato.
Poi viene Herrera, e con lui la competizione diventa difficile: nel 1963 la sua Inter vince lo scudetto staccando ancora una volta la Signora, in quello che viene ricordato come il primo campionato dell’era Moratti (Angelo, ovviamente). Ciò che fa impallidire il 9 a 1 “di Sivori” è però la sfida per il titolo del 26 aprile 1998. Juventus in testa, l’Inter di Ronaldo Nazario Da Lima insegue a una sola lunghezza. Sconfitti per uno a zero (gol di Del Piero), i nerazzurri guidati da Luigi Simoni protestano ancora oggi per il famoso intervento di Mark Iuliano sullo stesso brasiliano.
Inter-Juventus: i sorpassi
Memorabile è un sorpasso “sportivo” di cui forse l’universo nerazzurro (e non solo) ha perso le tracce: si tratta dello scudetto del 1967, vinto negli ultimi 90 minuti ancora dalla Juve. I nerazzurri alla penultima giornata erano in testa, e si ritrovano ad affrontare l’atto finale della Serie A con la depressione in corpo a causa della sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni con il Celtic, a Lisbona. In ogni caso, i nerazzurri dominano l’ultima giornata con il Mantova, ma un certo e giovane Dino Zoff tra i pali dell’avversaria (ironia della sorte) para qualsiasi cosa, con Mazzola che non riesce a insaccarla, frenato dalla traversa. Nel frattempo, la Signora supera la Lazio ed è campione. Molto belle le parole del Moratti padre dopo che i giochi erano fatti: “Siamo stati grandiquando si vinceva, cerchiamo di essere grandi ora che abbiamo perso”. Magari avere oggi questo atteggiamento signorile.