Nasce la fondazione Jidentità Bianconera, “organo istituzionale ideato per difendere e tutelare i tifosi della Juventus rispetto a tutti gli insulti e le aggressioni verbali e fisiche che sono costretti da anni a subire, unicamente a causa della loro fede calcistica”. Una realtà munita di titolo legale a rappresentare in ogni ambito, istituzionale e giuridico gli interessi dei tifosi bianconeri.
L’immenso Gianni Agnelli diceva che gli uomini Fiat non davano troppo credito a ciò che veniva scritto dagli altri, perchè nel momento in cui ci si facevano influenzare dal pensiero altrui allora erano diventati dei rammolliti. Ma questa frase, questa concezione, vale ancora oggi nell’epoca dei social? Dove le notizie spuntano come funghi e si diffondono come il vento? Dove ormai parte della stampa e dei media in generale vive in simbiosi con il bisogno di gettare fango sui colori bianconeri? Se in campo la Juventus è sempre stata capace di farsi valore grazie alla sua forza, arrivando a essere la società calcistica più vincente e importante d’Italia, fuori dal terreno di gioco non sempre è stata capace di rispondere a vari attacchi esterni.
Certo, lo stile Juventus, da sempre marchio indelebile dell’aristocratica Signora Bianconera, ha fatto sì che poco ci si curasse di quelle che erano spesso calunnie e colpi gratuiti giunti da personaggi e ambienti ostili al mondo juventino. Ma oggi, nell’era dei social, che hanno dato praticamente a tutti la possibilità di esternare il proprio pensiero, spesso perlopiù fazioso e in malafede, la cavalleria e l’indifferenza sembrano non bastare più. Soprattutto il più delle volte sono proprio i tifosi Juventini, anello debole della catena, a subire gli attacchi più vili, venendo definiti “ladri”, “imbroglioni”, “protetti dal palazzo” e altre cose simili. E tutto ciò sembra celarsi dietro la volontà di un intrigante progetto, conosciuto come “Jdentità Bianconera”. Si tratta di un ente con personalità giuridica privata, regolato dal Codice Civile, che, come appare sul proprio sito internet, ha come obiettivo principale quello di tutelare gli interessi e i diritti dei tifosi della Juventus. Ha spiegare tutto ciò è Luca Ferrarini, direttore della comunicazione, svelando scopo e funzione di questo importante e doveroso progetto. Insomma una lotta, o forse una “guerra”, non solo a tutela dei tifosi juventini, ma verso tutti i tifosi e sportivi che amano il gioco del calcio.
In un Paese ormai in cui il clima intorno al pallone è avvelenato, dove ogni occasione è perfetta per far nascere polemica, spesso rivolte contro un’unica squadra, ossia quella bianconera, Jdentità Bianconera si erge a protezione e paladina dei tantissimi tifosi Juventini, che rappresentano quasi la metà dei tifosi di calcio presenti in questo Paese, troppe volte accusati e insultati nel modo più bieco e vigliacco possibile. La nomea di violenti e persino “mafiosi”, termine fin troppo abusato in un Paese vittima del male oscuro chiamato mafia, quella vera, troppe volte è stata affiancata ai tifosi bianconeri, senza che nessuno, istituzioni comprese, muovesse un dito. Luca Ferrandini, in una bella e lunga intervista al sito “tutto Juve”, si è detto conscio del cammino angusto, delle profonde difficoltà e degli ostacoli che un progetto come questo dovrà affrontare. Ma oggi ai tifosi Juventini non può più bastare vincere solo sul campo, affermare la propria forza e superiorità nonostante calunnie e infamie lanciate loro contro dopo ogni vittoria. Essi chiedono e pretendono rispetto e riconoscimento.
In un Paese che ormai vanta ben poche eccellenze e di certo fra esse da tempo non figura più il calcio, visti anche i recenti fallimenti della nazionale azzurra, la Juventus è una delle pochissime stelle luminose, un vanto per l’Italia intera che molte, troppe volte ha trovato ostilità proprio fra le mura antiche. I tempi lontani e gloriosi dell’avvocato Gianni Agnelli sono ormai passati. Tempi in cui i presidenti avversari, come Dino Viola, Paolo Mantovani, Riccardo Garrone e i fratelli Della Valle, gentiluomini prima ancora che avversari, oggi non torneranno più. Ben altre realtà ci sono adesso in Serie A e di certo non possono vantare il blasone e la dignità di quei grandi personaggi del passato del nostro calcio. Per questo la Juventus e i suoi tifosi devono pretendere rispetto. Alano da Lille scriveva: “Se vai nel fango sappi che dovrai sporcarti, poiché non incontrerai leoni ma maiali”.