Il futuro di Giuntoli
La Juventus vive un momento di svolta, con la figura del direttore sportivo al centro della scena. Cristiano Giuntoli, ormai fuori da Torino, non ha più accesso alle strutture del club e negozia una buonuscita salata, con tre anni di contratto ancora in essere. La società si prepara a un cambiamento epocale: martedì verranno annunciati Damien Comolli, nuovo responsabile dell’area tecnica, e Matteo Tognozzi, uno dei pochi a portare valore negli ultimi anni. Comolli, ex presidente del Tolosa, vuole un direttore sportivo di fiducia, possibilmente straniero, per costruire una squadra competitiva. Le sue mosse indicano una visione chiara: creare una filiera di talenti che la Continassa oggi non ha. La Juventus punta a un rinnovamento profondo, con Elkann che supervisiona ogni decisione. Il futuro bianconero si costruisce ora, tra ambizione e pragmatismo.
I nomi per il ruolo di DS
Tra i nomi che circolano per il ruolo di direttore sportivo, Diego Lopez spicca come profilo intrigante. Spagnolo ma francese d’adozione, allievo di Luis Campos, Lopez ha brillato al Lens, orchestrando la vendita di Khusanov al Manchester City per 40 milioni. Con Campos al Lille, ha contribuito a costruire una squadra di stelle come Osimhen, Leao e Gabriel. Giovane e talentuoso, potrebbe formare con Tognozzi una coppia capace di scovare e valorizzare giovani promesse. Tuttavia, la stampa francese smentisce alcune voci, e nomi come quello di Genesio, allenatore del Lille, sembrano più speculazioni legate alla nazionalità di Comolli. Un’alternativa è Frederic Massara, ex Milan, che con Maldini ha costruito una squadra vincente a basso costo, portando talenti come Theo Hernandez e Maignan. La Juventus cerca un equilibrio tra esperienza e innovazione per il nuovo corso dirigenziale. L’eredità di Giuntoli è senza dubbio molto pesante da gestire e ci vorrà un profilo all’altezza.
Il progetto di Tudor
La transizione non si limita alla dirigenza: il progetto tecnico di Igor Tudor va protetto. Dopo i rifiuti di due grandi nomi, la Continassa è sotto l’assalto dei procuratori. Jorge Mendes propone Marco Silva, tecnico tatticamente preparato ma ritenuto non all’altezza della Juventus da osservatori come Marianella. Silva eccelle nel preparare le partite, ma fatica a imporre un gioco dominante, rendendolo più adatto a club come Fiorentina o Lazio. La Juventus, invece, vuole una figura che incarni ambizione e visione. Comolli e Tognozzi dovranno costruire una squadra che unisca giovani talenti a giocatori esperti, mentre Elkann chiede risultati immediati. La qualificazione Champions, sofferta ma ottenuta, è solo l’inizio. La Juventus punta a un futuro di successi, con un direttore sportivo capace di trasformare la Continassa in una fucina di talenti vincenti.