La Juventus è stata sbattuta in prima pagina per aver fatto le stesse plusvalenze che effettua ogni squadra di Serie A, mentre De Laurentis, nonostante tre ragazzi che inchiodano il Napoli per la truffa Osimhen, è ignorato da giornali e TV compiacenti.
La procura di Roma ha concluso le indagini riguardanti il presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis e della stessa società sportiva, accusati di falso in bilancio in relazione all’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 per una cifra vicina a 70 milioni di euro più 10 milioni di bonus.
I magistrati romani chiederanno il rinvio a giudizio per il presidente del Napoli e per l’intero consiglio d’amministrazione del club all’epoca dei fatti. Il tribunale nazionale della Figc chiese 11 mesi di inibizione per il patron dei partenopei, sentenza poi annullata dal tribunale federale con un’assoluzione. Senza scendere in tatticismi finanziari e giuridici già ampiamente conosciuti, relativi all’impossibilità del Napoli di potersi permettere l’acquisto di Osimhen, ciò che colpisce è la differenza mediatica data a questo caso dagli organi d’informazione sportiva. Soprattutto se questo silenzio va poi paragonato al clamore scoppiato solo un anno fa per la discussa e discutibile indagine sulle plusvalenze che colpì la sola Juventus. Forse perchè il Napoli, giustamente, genera meno interesse della Vecchia Signora?
Magari perchè sbattere accuse montate ad arte ed intercettazioni telefoniche in prima pagine, come le puntate di un romanzo d’appendice, fa vendere più giornali? Sicuramente ciò è molto probabile, eppure, vedendo lo spazio che in TV e sugli stessi organi di stampa di cui il Napoli di De Laurentis gode, viene da chiedersi come mai questo silenzio riguardante un’accusa molto seria.
Che differenza mediatica tra Juventus e Napoli, emblematico il caso Osimhen
Juventus, caso Osimhen e differenze con la questioni plusvalenze
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Osimhen è stato l’artefice dello scudetto che ha vinto la squadra azzurra lo scorso anno e senza di lui difficilmente i partenopei avrebbero potuto riportare il tricolore all’ombra del Vesuvio. Lo stesso giocatore nigeriano ha da poco deciso di firmare un rinnovo con il Napoli, fissando come clausola rescissoria una cifra vicina ai 120 milioni di euro. Insomma, vendendo Osimhen, De Laurentis potrebbe realizzare una plusvalenza mostruosa, avendo sborsato al Lille (la squadra dove in precedenza giocava il giocatore nigeriano) una cifra non ancora del tutto chiara e con l’inserimento di alcuni ragazzini del vivaio azzurro (Claudio Manzi, Ciro Palmieri e Luigi Liguori) valutati oltre i venti milioni di euro.
Forse la differenza che in precedenza cercavamo fra questa storia e quella delle plusvalenze per le quali hanno accusato la Juventus sta proprio in quei tre ragazzi. I giocatori venduti e scambiati dalla squadra bianconera giocano tra Serie A e Serie B. Mentre i ragazzini usati dal Napoli nella trattativa Osimhen non solo non sono mai arrivati al Lille, per loro stessa ammissione, ma oggi giocano in categorie semi dilettantistiche. Insomma, nonostante le confessioni dei tre ragazzini e le carriere rovinate, i giornali sportivi italiani, a eccezione di Tuttosport, continuano a ignorare le gravissime accuse mosse a De Laurentis e al Calcio Napoli.