L’Inter da molti viene considerata non solo la favorita per la vittoria finale di questo campionato, ma anche la squadra con l’organico nettamente migliore, nonostante rispetto allo scorso anno abbia perso Skriniar, Brozovic e Lukaku, ossia i suoi migliori giocatori per reparto. Ma tra i vantaggi che la squadra nerazzurra può avere dalla sua parte non va di certo trascurato un dato importante, quello cioè del rapporto tra falli fatti e cartellini gialli.
Secondo questa particolare classifica infatti per l’Inter, la squadra di Simone Inzaghi il cartellino giallo arriva in media ogni 7,93 falli, in pratica quasi il doppio rispetto alla Juventus che si vede assegnare un cartellino giallo in media ogni 4,6 falli. Si dirà che alla squadra bianconera vengono fischiati molti falli, ma in realtà ne ha commessi di più l’Atalanta che però di gialli ne ha collezionati solamente 18, con una media di un cartellino ogni 8,93 falli.
Peggio della Juventus sta messa soltanto la Lazio di Maurizio Sarri, con la media di un cartellino giallo ogni 4 falli. Riguardo le altre squadre c’è la Fiorentina che prende un giallo ogni 7 falli, il Napoli ogni 5,9 falli, la Roma ogni 5 falli. Spostando poi l’attenzione sui singoli giocatori vediamo che Rabiot ha commesso 17 Falli, Gatti 15, Danilo 11, Locatelli 11, Cambiaso 10. In pratica quindi il giocatore francese viene ammonito ogni 3.4 falli, Gatti ogni 3,75 falli, Danilo e Locatelli ogni 3,6 falli e Cambiaso ogni 3.33 falli. Andando a vedere le statistiche in casa nerazzurra abbiamo Calhanoglu con 22 falli e un’ammonizione ogni 7,3, Lautaro Martinez con 16 falli e soltanto 2 cartellini per una media di un giallo ogni 8, Bastoni 11 falli e 3 gialli per una media di un cartellino ogni 3,33 (come Danilo e Locatelli), Barella 7 falli e due gialli per una media di 3,5. Più fortunato Dumfries con 12 falli fatti e un solo cartellino giallo.
Dati generali questi che mostrano chiaramente come spesso i cartellini gialli fiocchino con una certa frequenza per alcune squadre e un po’ meno per altre. A pochi giorni dal derby d’Italia anche questi dati devono essere tenuti in considerazione da Massimiliano Allegri e dai suoi giocatori, non solo per la partita contro l’Inter ma anche per quelle successive, per non ritrovarsi con squalifiche importanti nella fase centrale del campionato. Insomma, un’ennesima “zona d’ombra” in questa Serie A così avara di campioni, ma sempre ricca di episodi e situazioni discutibili, non ultime le improbabili imprese del Var viste durante Juventus-Verona, Salernitana-Napoli e Lecce-Milan.