Nel vortice di notizie che sta accompagnando Nicolò Fagioli, lo stesso centrocampista ha voluto dire la sua, uscendo alla scoperto. Lo ha fatto tramite i suoi legali, in una nota all’ANSA ripresa da Sky Sport:
𝑁𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜̀ 𝐹𝑎𝑔𝑖𝑜𝑙𝑖 “𝑠𝑖 𝑒̀ 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑑𝑒𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜” 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑒𝑑 𝑒̀ “𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑜” 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑐𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑎𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑟𝑜𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑇𝑜𝑟𝑖𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑠𝑢 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖. 𝐿𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐽𝑢𝑣𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝐴𝑁𝑆𝐴 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑙𝑖, 𝐿𝑢𝑐𝑎 𝐹𝑒𝑟𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑒 𝐴𝑟𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑆𝑖𝑚𝑏𝑎𝑟𝑖, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑛𝑜: “𝑁𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜̀ 𝑒̀ 𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑜 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝐽𝑢𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠 𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜”
Ora, al netto di una serenità che difficilmente comprendiamo, visti i rischi in cui incorre il ragazzo, ci auguriamo che il numero 21 capisca quanto abbia messo nei guai la Juventus con il suo comportamento. Nell’ambito sportivo, Max Allegri ora dovrà fare a meno di lui dopo il caso doping di Pogba. Uno poteva bastare, ma un doppio forfait nella zona nervalgica del campo rischia di lasciare i bianconeri con ben poche soluzioni a centrocampo. Almeno fino a gennaio.
Ma poi c’è l’aspetto penale e relativo alla giustizia sportiva. Come abbiamo detto, la Signora rischia ben poco…ma anche il solo e vago scenario di una responsabilità oggettiva fa innervosire, visto tutto ciò che ha passato Madama da un anno a questa parte.
Lo ha spiegato benissimo l’avvocato Enrico Lubrano in un’intervista a TvPlay ripresa da Tuttomercatoweb:
C’è un rischio parallelo per la società, anche se limitato. Potrebbe rispondere della condotta del proprio tesserato per responsabilità oggettiva, con una sanzione però limitata per quanto riguarda l’ammenda. L’unica possibilità di rischio per la società è una situazione accertata di omessa denuncia a carico del legale rappresentante, allora la società rischierebbe una responsabilità diretta con l’omessa denuncia che porterebbe a penalizzazioni e sanzioni più gravi. Un caso estremamente remoto, ma in questo momento consideriamo tutte le ipotesi. L’unica tipologia di rischio estremo è se questi fatti fossero stati noti dal legale rappresentante da tempo e senza effettuare la denuncia. L’ipotesi più realistica, laddove vengano accertati i fatti, il tesserato rischia dai tre anni in su di squalifica, mentre la Juventus rischia un’ammenda pecuniaria per responsabilità oggettiva nella condotta del tesserato.