Gravina e la FIGC trovano su l’arma che secondo loro dovrà intimidire la Juventus e chiunque pensi di legarsi alla Superlega.
Don Chisciotte che combatteva contro i mulini a vento, Laky Luke che sparava più veloce della sua ombra e Cyrano che voleva raggiungere la Luna sono solo alcuni celebri casi di imprese impossibili. Tuttavia il loro fascino poetico è giunto fino a noi, ma questo non potrà dirsi della battaglia che il presidente Gabriele Gravina sta intraprendendo contro la Superlega. E cosa si è inventato l’esuberante Gravina per contrastare quello che sembra ormai il prossimo possibile futuro del calcio europeo?
Il ricatto
Semplice, un mezzo vecchio come il mondo, quello usato dai tiranni e dittatori di ogni tempo per conservare il potere: il ricatto. Infatti, la Federcalcio ha stilato, in riferimento alla data entro la quale ciascuna squadra dovrà depositare la propria domanda di partecipazione al prossimo campionato di Serie A (2023-2024), un documento che richiede l’impegno, da parte degli stessi club del massimo campionato, di non prendere parte a competizioni diverse da quelle organizzate da FIFA, UEFA e FIGC.
In pratica si tratta in tutto e per tutto di una clausola “anti Superlega”, la cui approvazione risale già al 2021, quando cioè avvenne il primo tentativo di lancio della nuova competizione, legittimata a seguito della sentenza della Corte Ue. Al di là di tutto, una domanda, anzi un dubbio amletico sorge alquanto spontaneo: se la Juventus rifiutasse di sottoscrivere questa richiesta della Federcalcio, cosa succederebbe?
A rigor di logica la squadra bianconera verrebbe esclusa dalla Serie A, come chiunque altro non accettasse la nuova clausola pro Uefa. E poi? Una Serie A già mediocre, poco competitiva, con un livello di attrattiva ai minimi storici, sopravviverebbe senza la sua squadra più ricca, più blasonata e che vanta il maggior numero di tifosi? Abbiamo già visto come, in occasione dell’imminente Supercoppa Italiana che si disputerà in Arabia fra Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio che pare essere snobbata dai tifosi locali, una competizione senza la Juventus susciti interesse molto basso, per non dire peggio.
Lo scopo della FIGC
Quindi lo scopo della FIGC quale sarebbe? Spaventare la Juventus e chiunque altro voglia seguire il progetto Superlega? Quindi un bluff da parte di Gravina? Un gioco su chi si ferma più vicino possibile al burrone senza poi saltare davvero? Oppure Gabriele Gravina, spalleggiato da Aleksander Ceferin, discusso presidente della Uefa, davvero è preda di un tale delirio di onnipotenza al punto da far concorrenza ai grandi tiranni della storia, come Caligola o Diocleziano?
Insomma, la partita sembra tutta da giocare e con una buona dose di pop corn e una Coca Cola può persino essere divertente da seguire.