Nel suo editoriale su Tuttomercatoweb, Quintiliano Giampietro fa un’analisi lucida e “cinica” di ciò su cui punta Massimiliano Allegri per provare a vincere lo scudetto (questo a prescindere dalle classiche “mani avanti” messe in più di un’occasione dal tecnico toscano, che vogliono dire poco o nulla).
Secondo Giampietro, il fattore che potrà portare la Signora a contendere lo scudetto all’Inter (“l’unica squadra in grado, salvo ribaltoni al momento difficilmente pronosticabili”) è uno: la difesa. Abbinata, chiaramente, ai gol di vantaggio, risicati o meno che siano. La capacità di conservare proprio il vantaggio, infatti, è stato il marchio di fabbrica dei bianconeri, sebbene esso sia cambiato da gara a gara, come Giampietro afferma quando scrive che la squadra “è spesso è molto corta e allo stesso tempo aggredisce con una linea più alta gli avversari. Ai quali lascia le briciole, non sono in termini di reti, ma anche di tiri in porta. Per esempio cinque all’Udinese, nessuno all’Empoli, quattro alla Lazio (gol compreso). Dopo la disfatta di Reggio Emilia, Rabiot e compagni non hanno più perso, alzando ulteriormente il muro”.
Dieci i risultati utili consecutivi della Juventus, con 8 vittorie e 2 pareggi, e con la porta di Szczesny violata solo 3 volte. Sono numeri incontestabili. Ma ci pare importante sottolineare i pochi tiri in porta degli avversari. Perché arroccarsi in difesa fungendo da tiro a segno è ben diverso dal farlo bloccando qualsiasi cosa.