Giocare con il coltello tra i denti, sempre e comunque. Evitare, come avevamo sottolineato proprio ieri, di sottovalutare impegni che possono essere anche inconsciamente considerati “meno prestigiosi”. Combattere per vincere ogni singolo trofeo a disposizione, sempre. Un atteggiamento che, forse, la Juventus di quest’anno sviluppa più facilmente che in altre, vista l’esclusione dalle coppe europee. Ma che comunque non è mai scontato. Ieri sera, per fortuna, abbiamo avuto prova del contrario.
Juventus, nessuna sottovalutazione della Coppa Italia
La Juventus della Coppa Italia non solo ha fugato ogni dubbio, mostrando di voler passare il turno al massimo delle sue possibilità e finendo addirittura in goleada. Ma si è dimostrata perfino più brillante di un campionato dove le critiche alla formazione di Allegri sulle vittorie “di misura” soprattutto quest’anno si sono moltiplicate. Invece, ieri sera il dominio bianconero sulla Salernitana non ha fatto sconti. Portandoci spediti ai quarti di finale di una coppa che, insistiamo, per noi deve valere quanto lo scudetto. Specialmente in una stagione come questa dove si deve tentare di arraffare tutto l’arraffabile.
Giocare col coltello tra i denti
A chi scrive del bel gioco interessa zero. Se c’è, è ben accetto – come avvenuto ieri sera – ma la cosa che più spaventa è l’idea di trovarsi davanti a una squadra deconcentrata e mentalmente debole. Quando si è coinvolti emotivamente, è difficile che la priorità sia il tocco di fino, l’unica cosa che si desidera è buttarla dentro e non subirla, per essere molto crudi e cinici. Il bel gioco – sempre gradito, sia sempre chiaro – è meglio recepito in una partita in cui non si sostiene una delle due squadre, perché non c’è tensione e si bada sempre allo spettacolo. Quando si tifa, il discrimine è uno soltanto: giocare con il coltello tra i denti. La Juventus di Coppa Italia lo ha fatto. Regalandoci anche un bello spettacolo e di quello non possiamo che essere grati.