La Juventus nello Studio Ovale: un incontro storico con Trump
La Juventus ha vissuto un momento unico a Washington, ricevuta nello Studio Ovale da Donald Trump prima dell’esordio al Mondiale per Club. John Elkann, presidente di Stellantis e ad di Exor, ha guidato la delegazione bianconera, accompagnata dall’allenatore Igor Tudor e dal presidente Fifa Gianni Infantino. Trump ha elogiato Elkann, definendolo “un imprenditore fantastico” e sottolineando il prestigio della famiglia Agnelli. Ha poi augurato buona fortuna ai giocatori, stringendo la mano a Weston McKennie e Timothy Weah, stelle americane della squadra. L’incontro, nato per un saluto pre-partita contro l’Al-Ain, si è trasformato in un evento mediatico. Trump ha sorpreso i presenti rispondendo a domande sulla guerra Iran-Israele con la Juventus sullo sfondo. Un momento storico per il club.
L’impatto della visita nello Studio Ovale
L’evento ha avuto un impatto enorme. La Juventus, arrivata a Washington per il Mondiale per Club, non si aspettava un’accoglienza così prestigiosa. Le immagini della squadra nello Studio Ovale, diffuse dalla Casa Bianca, hanno fatto il giro del mondo. Trump ha scherzato con Elkann sulla forza dell’Al-Ain, chiedendo: “Sono forti?”. Elkann ha risposto con diplomazia: “Tutte le squadre qui sono le migliori”. L’incontro, durato pochi minuti, ha messo in luce il legame tra sport e politica. Infantino, vicino a Trump, ha ribadito l’importanza del torneo negli Usa. I giocatori, inizialmente imbarazzati, hanno apprezzato il gesto. Tudor ha poi guidato la squadra alla vittoria per 5-0 contro l’Al-Ain, con Kolo Muani protagonista. La Juventus guarda ora alle sfide contro Wydad e Manchester City.
L’immagine rafforzata del club a livello mondiale
Questo incontro segna un nuovo capitolo per la Juventus. La presenza nello Studio Ovale rafforza l’immagine globale del club, che punta a brillare nel Mondiale per Club. Elkann, figura chiave, ha consolidato i rapporti con le istituzioni internazionali, mentre Infantino ha sfruttato l’occasione per promuovere il torneo. Trump, con il suo carisma, ha reso l’evento indimenticabile, anche se alcune domande surreali hanno spiazzato i dirigenti bianconeri, in special modo quelle sulla situazione politica in Medioriente.