Lo spettacolo terribile di uno Stadium vuoto, triste, silenzioso e più simile ad un teatro che ad un impianto sportivo ha fatto finalmente aprire gli occhi alla Società: la Juventus ha bisogno dei suoi tifosi, la Juventus ha bisogno della sua gente. La Signora brama la Curva.
La differenza è stata fin troppo evidente nel match casalingo contro la Lazio, che ha sancito il ritorno del tifo organizzato sugli spalti dell’Allianz Stadium. Uno stadio finalmente vibrante, senza silenzi imbarazzanti, senza essere ostaggi dei tifosi ospiti. Uno stadio che, semplicemente, ha tifato con anima e cuore per la Juventus.
Segnali reali di una riapertura, di un disgelo, prodromi importanti per riavviare i discorsi. La Curva e la Società sono pronte a tendersi la mano a vicenda? I nuovi dirigenti di Madama hanno capito benissimo, molto più dei predecessori (che non se la passano così bene), che c’è grande bisogno del supporto dello Stadium per sostenere i ragazzi sul manto verde. Serve, in poche parole, il fatidico 12esimo uomo in campo. I discorsi ripartiti hanno lo scopo chiaro della ricerca di un accordo che rappresenti un punto d’incontro tra i due interlocutori, con la società che dovrà però venire incontro alle richieste più che legittime della Curva, autorizzando i classici strumenti del tifo: striscioni, tamburi, bandieroni e megafoni.
In questo momento manca ancora un accordo definitivo, ma i discorsi procedono. Curva e Società proveranno ad attuare il disgelo. Per amore della Juventus.