Analisi: le armi di Giampaolo
Tutte le armi di Giampaolo . La Juventus di Igor Tudor si prepara a sfidare il Lecce, una squadra in lotta per la salvezza. I salentini arrancano: un pareggio col Venezia e cinque ko nelle ultime sei gare. Tuttavia, Marco Giampaolo guida un gruppo che sa pungere, come successo già all’andata nella sfida terminata 1-1 al Via del Mare contro la Juve di Motta. Il Lecce scommette sulle transizioni rapide, nonostante i limiti tecnici. Su tutti, l’attenzionato speciale sarà il centravanti macedone Nikola Krstovic, autentio mattatore dell’attacco salentino con 10 gol segnati all’attivo in stagione. Santiago Pierotti, esterno argentino, offre gamba e strappi. Potrebbe però iniziare in panchina, lasciando spazio all’agile ivoriano Konan N’Dri. Giampaolo valuta di schierarlo a destra. La Juventus resta favorita, ma sottovalutare i giallorossi rischia di costare caro. Tudor chiede ai suoi massima attenzione. Il Lecce vuole sorprendere.
Il modulo del Lecce
Il Lecce si affida al 4-2-3-1, un modulo che esalta i suoi uomini chiave. A sinistra, Tete Morente si conferma l’ala tattica di Giampaolo. Lo spagnolo difende come un terzino e costruisce gioco con intelligenza. In alternativa, Lameck Banda porta velocità pura dalla panchina. Il vero punto di forza, però, risiede a centrocampo. Ramadani, Coulibaly, Pierret e Kaba garantiscono equilibrio e dinamismo. Spicca tra tutti l’albanese Valon Berisha, talento scovato da Corvino, capace di giocare sia mediano o trequartista. Il Lecce punta a fare male alla Juvents giocando su ripartenze e organizzazione difensiva. Tudor deve preparare le contromosse per non farsi sorprendere.
Un avversario scomodo
I bianconeri affrontano un Lecce affamato, pronto a sfruttare ogni errore. Nel match dell’Allianz i bianconeri vogliono sfruttare lo scontro diretto ta Bologna e Atalanta per tornare in zona Champions. Vlahovic cerca gol per zittire le critiche. I giallorossi giocheranno senza paura consapevoli di non avere nulla da perdere, ma la Vecchia Signora vuole i tre punti. La Champions resta l’obiettivo e adesso non sono consentiti più errori.