Per la Juventus Marcello Lippi è un pezzo di storia, e quando parla le attenzioni si concentrano particolarmente…
Da allenatore è stato una colonna della Signora. Perché alla Juventus, come numero panchine, di Marcello Lippi farà meglio solo Massimiliano Allegri. Se si calcolano le vittorie, però, nessuno è come il tecnico viareggino. Quanto meno per importanza, visto che si tratta dell’ultimo, in casa bianconera, ad aver sollevato una Coppa dei Campioni. E ad aver regalato anni di successi mai rivisti, come prima di lui solo Giovanni Trapattoni era riuscito a fare. Ecco perché, quando parla Lippi, le antenne si rizzano.
Juventus in crisi, Lippi lancia una frecciatina alla società? Chissà…
Juventus, Lippi: “Senza giocatori bravi non si vince”. Frecciatina alla società?
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Probabilmente non è niente. Ma vedere il mister ricordare i tempi d’oro è sempre un piacere. Come riportato da Tuttomercatoweb, la Juventus di Lippi viene raccontata dallo stesso interessato durante la trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. E le parole fanno pensare inevitabilmente al presente: “Se ho sempre vinto? Quasi sempre, ho vinto abbastanza. Ho avuto la fortuna di avere dei giocatori bravi, perchè senza giocatori bravi non si vince. Sono stato bravo anche io, a far entrare nella testa dei ragazzi che avevano una grande possibilità. Prima di ogni manifestazione dicevo sempre ai calciatori “adesso andiamo e vinciamo”, perchè anche loro devono pensare alla vittoria non alla partecipazione per quanto buona che sia”.
Diciamolo, l’ex tecnico bianconero aveva espresso nei mesi scorsi la sua opinione, credendo a una possibilità di scudetto (ormai sfumata), quindi è difficile che si sia riferito alla qualità della rosa attuale, in ogni caso seconda in classifica. Ma certe parole fanno comunque pensare a un passato, ad oggi, molto lontano…che peraltro verrà ricordato in un film in uscita al cinema. “Adesso vinco io”. Già.