La marcia della Juventus in campionato non è passata inosservata nemmeno in Spagna. Marca, in particolare, ha fatto un vero e proprio elogio della Vecchia Signora, “risorta dalle proprie ceneri”. Ed il merito, secondo il quotidiano iberico e secondo il giornalista Alberto Rubio, è in gran parte di Massimiliano Allegri e della sua teoria sul “corto muso”:
L’inizio della stagione non sembrava promettere nulla di buono per la Juventus. La Vecchia Signora è rimasta fuori dalla Conference ed ha perso due giocatori: il promettente Nicolò Fagioli per il suo coinvolgimento nel caso scommesse illegali e Paul Pogba per essere risultato positivo al doping. Ma la Juve, come dopo Calciopoli del 2006, è risorta dalle proprie ceneri. Allegri è riuscito a ritrovare l’affidabilità difensiva che ha portato i bianconeri a vincere nove scudetti consecutivi tra il 2012 e il 2020. La Juventus, che fatto partire Bonucci quest’estate, ha costruito un “muro” intorno a Szczesny con una difesa guidata da Gleison Bremer. Solo Rabiot batte l’ex torinese in minuti giocati. La vittoria contro la Fiorentina ha messo la ciliegina sulla torta. La Juve ha ottenuto otto clean sheet in totale in Serie A, nessuno è rimasto più volte imbattuto in questa stagione nel torneo, e solo il Nizza ha subito meno gol dei bianconeri in Europa. La ‘BBBC’ (Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini) è ormai storia. Szczesny, Gatti, Bremer, Danilo (ora infortunato) e Rugani hanno fatto del “corto muso” di Allegri una ricetta infallibile. La Juve è, dal ritorno di Allegri nel 2021-22, la squadra di Serie A che ha vinto più partite (17) per 1-0 o 0-1. Szczesny è al sicuro con la sua “Guardia Pretoriana”. La ‘Vecchia Signora’ è la sesta squadra che concede meno tiri (30) nei principali campionati.