Moggi: “Conte voleva la Juventus, ma ora è felice al Napoli”
Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, scuote il mondo bianconero con rivelazioni su Antonio Conte. In un’intervista a Juventibus, Moggi racconta che Conte, dopo lo scudetto col Napoli, gli confidò: «Smaniavo per tornare alla Juventus l’anno scorso, ma non mi hanno considerato, preferendo Thiago Motta. Ora resto a Napoli, dove sto bene e mi rinforzano per la Champions». Le accuse di non essere juventino, secondo Moggi, sono infondate: Conte desiderava tornare a Torino, ma la scelta di Motta lo ha spinto a onorare il contratto partenopeo. La Juventus, ora guidata da Comolli, deve affrontare le conseguenze di quella decisione. Moggi avverte: «A Torino si arrangino, come ha fatto Conte». Intanto, i tifosi discutono di un tecnico che, pur legato al club, ha trovato nuova linfa altrove.
Le parole su Massara e Comolli
Moggi si sofferma anche sulla nuova dirigenza bianconera. Elogia Frederic Massara: «Lo conosco, non avrei dubbi su di lui». Tuttavia, esprime cautela su Comolli: «Alla Juventus bisogna vincere, non è il Tolosa». Su Giorgio Chiellini, nuovo membro dello staff, sottolinea l’importanza di metterlo nelle condizioni giuste per lavorare. Parlando di mercato, Moggi analizza Teun Koopmeiners: «È una mezzala intelligente, può segnare, ma serve trovargli la posizione giusta». Critica, invece, il corteggiamento tardivo a Gian Piero Gasperini, contattato 16 giorni dopo la firma con la Roma: «Segno di poca attenzione al mercato». La Juventus, secondo Moggi, deve ritrovare pragmatismo per competere ai massimi livelli, specie al Mondiale per Club.
Su Igor Tudor: “Non sarà un fenomeno, ma è un buon allenatore.”
Igor Tudor, attuale tecnico, riceve un giudizio positivo da Moggi: «Non sarà un fenomeno, ma è un buon allenatore». A differenza di Motta, accusato di far giocare la squadra «in pantofole», Tudor ha riportato disciplina e concretezza. «Parlo coi giocatori, dicono che li ha rimessi con i piedi per terra», rivela Moggi. Con il Mondiale per Club in corso, Tudor deve guidare una Juventus ambiziosa, reduce dal 5-0 all’Al Ain. La sfida contro il Wydad AC è cruciale per gli ottavi, ma il futuro di Tudor dipenderà dai risultati. Moggi sottolinea: «Chi fa il Mondiale deve costruire la prossima stagione». La Juventus, tra rimpianti per Conte e nuove sfide, cerca la sua identità sotto la guida di Comolli e Tudor.