Non ce la si fa proprio a puntare su Federico Chiesa. Neanche dopo un inizio di stagione straordinario come quello dello scorso settembre, frenato solo da un infortunio che a quanto pare potrebbe condannare l’attaccante a nuove ipervalutazioni, nuove cautele francamente inutili se non a non dargli continuità come si farebbe per qualsiasi attaccante di questo mondo, tranne quelli con le “caratteristiche” sbagliate. Caratteristiche tutt’altro che sportive, a quanto pare.
Pesa la doppietta di Kean contro il Verona, annullata in modo vergognoso, e su cui non c’è molto da discutere: l’italo-ivoriano è indubbiamente in forma, ma non sappiamo quanto possa essere saggio tenere lontano dal campo un calciatore che, per tornare in forma, deve logicamente anche giocare e non solo guardare il campo da “mezzo raccattapalle”. Peraltro, numeri alla mano, la presenza di Chiesa in campo si è dimostrata fino ad oggi estremamente proficua per Dusan Vlahovic, suo compagno di reparto, anche lui afflitto da problemi fisici recenti ma che senza la spalla di Federico ha dimostrato di faticare più del solito.
Questo perché – probabilmente, ipotizziamo – le caratteristiche di profondità di Chiesa fungono da collante tra i reparti più offensivi e permettono a Dusan di ricevere più palloni. Entrambe le punte bianconere, a questo punto da considerarsi ex-titolari nel caso dell’italiano, sono a secco da tempo. C’entrano gli infortuni e c’entra il fatto che continuando a non giocare, come sta avvenendo per Chiesa, le possibilità di tornare quelli di settembre ovviamente saranno minori.
Ancora non c’è niente di certo, ma da ciò che circola sembra ancora una volta che il titolare sia Kean. Il quale sicuramente è in gran forma, è indubbio. La preoccupazione è più che altro quella di spegnere sul nascere l’ottimo inizio di stagione di Federico, non solo per infortuni ma per “ossessione tecnica” ed eccessiva cautela. Vedremo.