La vicenda di Pogba relativa al doping si arricchisce di un ulteriore capitolo. L’esito delle controanalisi è infatti arrivato oggi ed ha confermato la positività al testosterone del centrocampista francese. Il “Polpo” resta dunque sospeso cautelarmente, in attesa dell’indagine della procura antidoping di Nado Italia che, arrivato il risultato delle controanalisi, potrà ora aprirsi.
Un passaggio cruciale dell’inchiesta deriverà dall’interrogatorio cui sarà sottoposto il calciatore. Il primo obiettivo di Pogba sarà quello di dimostrare l’assenza di dolo e l’assunzione inconsapevole. Anche perché le pene, dai due ai quattro anni, a cui il centrocampista potrebbe andare incontro metterebbero di fatto la parola fine sulla sua carriera.
Il ritorno di Pogba è stato costellato sin da subito da problematiche di vario genere (in primis infortuni e ricadute) e la notizia di oggi potrebbe, in sostanza, far saltare definitivamente il tormentato rapporto che lega il “Polpo” alla Vecchia Signora.
Il francese percepirà il minimo sindacale fino alla sentenza. Il ragazzo passerà dai circa 8 milioni di euro più bonus, netti, a 27 mila e 300 euro. Questo è il valore del minimo sindacale per un giocatore di Serie A dal ventiquattresimo anno in poi. È evidente che la Juventus, dopo questa notizia, cercherà di trovare un accordo per la risoluzione contrattuale di Pogba, che può essere unilaterale in caso di squalifica tra i due e i quattro anni. In ogni caso la partita verrà giocata anche in tribunale e toccherà al giocatore sostenerla, anche se nessuno in casa Juventus è stato sorpreso dall’esito delle controanalisi, perché era stato lo stesso giocatore a confermare le circostanze.