La questione di Juventus-Siviglia 2023 e dei sei ultras rintracciati dopo aver rapinato un tifoso avversario…
La semifinale di Europa League dello scorso anno fu una gara tesa, molto tesa. Che per la Signora si tradusse nell’ennesima delusione in una coppa continetale, anche se non la più prestigiosa. Nella notte precedente alla partita, si erano registrati scontri tra le tifoserie. Parliamo, ovviamente, di Juventus-Siviglia del 2023. L’ultimo aggiornamento riportato da La Stampa sul esito di quei disordini parla di sei tifosi bianconeri rintracciati e presi in custodia.
Juventus-Siviglia 2023, sei ultras rapinarono un tifoso avversario
Juventus-Siviglia 2023, provvedimenti per sei ultras. Il caso
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Indossare la felpa del Siviglia era – a quanto pare – un affronto intollerabile. Così quel “pinguino”, come gli ultras chiamano i tifosi conuni, in qualche modo doveva subire una lezione. Manca poco all’inizio della partita e il “pinguino” viene accerchiato. Costretto dai sei aggressori a sfilarsi la maglia. Quella numero 8 del centrocampista Jordan, regalatagli dal calciatore spagnolo. Una sorta di “bottino di guerra”, come lo hanno quasi descritto i protagonisti, raggiunti e rintracciati dalle autorità e tenuti sotto misure cautelari per rapina. Di loro, il più grande ha 32 anni, mentre il più giovane 22. Il gruppo di appartenenza è “Identità”, di cui fa parte anche Giuseppe Toia, figlio di un leader storico dei tifosi sottoposto a Daspo, Claudio, fondatore del succitato gruppo, il quale si è sempre reso protagonista di risse da stadio
Ecco la testimonianza della vittima: “Con un amico seguivo il navigatore per raggiungere l’Allianz. Sono stato aggredito. Prima volevano la mia maglia, poi quando hanno visto la t-shirt me l’hanno presa. E mi hanno
lasciato a torso nudo”. Per cinque dei sei accusati è scattato l’obbligo di firma, per Giuseppe Toia, invece, gli arresti domiciliari. Il giudice, dal canto suo, conferma l’approccio da “bottino di guerra”, definendola “una
distorta logica ultras”, secondo cui impossessarsi di un bene appartenente a un tifoso avversario sarebbe motivo di vanto.