Stefano Tacconi si racconta dopo l’aneurisma e i gravissimi problemi di salute successivi. Le parole dell’ex portiere
Stefano Tacconi, mesi difficili
Stefano Tacconi, la paura, il sollievo: l’ex portiere ha parlato nel corso della tramissione Verissimo del suo difficile momento, tra l’aneurisma, il terrore, la riabilitazione successiva. Mesi di enorme angoscia che però, per fortuna, appaiono superati. Ma che impongono uno stile di vita diverso per il futuro.
LEGGI ANCHE: Juventus, Tacconi sulla via della guarigione (VIDEO)
Le parole a Verissimo
Ecco cosa ha detto Stefano Tacconi in televisione sulla sua complicatissima vicenda: “C’è stato un salvataggio del medico. Se si poteva evitare? I segnali c’erano stati, dovevo essere io il dottore di me stesso. Avevo tirato un po’ troppo la corda. Però, dai, la corda siamo riusciti a scioglierla ed è andata bene. Non devo più fumare, bere e altre cose. La riabilitazione fa male, ma combatto. Una mattina mi sono svegliato e ho deciso di mollare carrozzina e stampelle, è successo 15 giorni fa. Sono testone e testardo. Il recupero sta andando bene, adesso cammino. Sono stato fortunato. Se mi capita di avere nostalgia del calcio? In ospedale ho visto tutte le mie partite vecchie, un passatempo che mi ha dato la carica”.