Alla vigilia di Juventus-Verona, Max Allegri ha presentato la sfida dello Stadium in conferenza stampa. Queste le parole del tecnico bianconero:
Domani ci sono molte insidie, l’Hellas ha molta forza fisica e ha buoni giocatori. Noi per dar valore alla vittoria di Milano dobbiamo fare risultato. Tornare in testa? Nessuno vuole ricacciare indietro la parola Scudetto, nel calcio si vive di momenti. Però bisogna essere realisti: stiamo lavorando bene, stiamo migliorando, la Juve avrà un futuro importante che va consolidato. Dobbiamo tutti crescere per costruire una squadra solida. L’obiettivo è arrivare almeno quarti per la Champions.
Vlahovic e Chiesa? Stanno bene, Chiesa è rientrato e ha fatto una buona settimana, Dusan era già un po’ avanti. Ci sono! Sulla titolarità però non so, deciderò domani mattina.
Nicolussi lo vede bene davanti alla difesa, ma può fare anche la mezzala. Domani è una partita diversa rispetto a quella in cui siamo caduti al Mapei. Dobbiamo metterci al pari dell’avversario per avere dei vantaggi dal punto di vista tecnico. Dovremo avere ordine, compattezza e pazienza. Il pubblico ci darà una mano.
Nonge è giovane ma sa giocare molto bene, deve crescere in tecnica e fisico. Dopo San Siro? Abbiamo rivisto i video, ho parlato con i ragazzi. Dobbiamo avere equilibrio e continuare a lavorare nel quotidiano. Ignorare l’euforia e rimanere compatti. L’esperienza contro il Sassuolo ci avrà insegnato qualcosa.
I giovani danno entusiasmo e spensieratezza. Domani è più difficile da preparare, quella di San Siro era facile perché avevamo davanti il Milan. Contro l’Hellas è più difficile: rischiamo di essere superficiali, dobbiamo metterci al pari loro, senza presunzione.
McKennie può essere utile contro il Verona. La Juventus viene sempre vista come la favorita, i nostri limiti devono però diventare i nostri punti di forza. Stiamo giocando di squadra, e dobbiamo continuare così. A San Siro abbiamo difeso molto bene, ma potevamo fare più gol. E potevamo giocare meglio. Ma finisce lì a Milano, ora pensiamo al Verona.
Dobbiamo avere rispetto degli avversari. Si cresce e si vince contro le cosiddette piccole, che ti vengono addosso, che mettono la partita sull’intensità. Ecco perché dobbiamo metterci al pari loro. Alla fine questi match fanno la differenza. L’anno scorso avevamo più esperienza, quest’anno più gioventù. Ma con gli stessi obiettivi.
Kostic e Cambiaso? Ho un dubbio. Però occhio a Iling perché sta meglio.
Punizioni? Dobbiamo prenderne più piazzati ai limiti dell’area.