L’Hellas Verona di Baroni si appresta ad affrontare il match con la Juventus da sedicesimo in classifica. Dopo due vittorie nelle prime due giornate, sono infatti arrivati altrettanti pareggi e ben cinque sconfitte. Numeri, insomma, abbastanza rivedibili.
Un reparto difensivo tutt’altro che impenetrabile
Ad essere sotto accusa in casa gialloblù è soprattutto la difesa, che ha incassato 5 reti nelle ultime 2 partite. Se contro il Napoli la sconfitta casalinga era preventivabile, lo stesso non si può dire del precedente match giocato col Frosinone in trasferta. In quell’occasione, gli scaligeri hanno perso 2-1 (in gol anche Matias Soulé per i ciociari) ma il passivo sarebbe potuto essere anche più pesante. Potrebbe aver influito l’indisponibilità di Isak Hien, centrale svedese assente nelle ultime uscite della formazione di Baroni.
Insidie? Sulla carta poche
L’ex Djurgarden è in dubbio anche per stasera: probabile venga, per precauzione, lasciato inizialmente in panchina. Al di là dei problemi difensivi, il Verona appare un avversario ad oggi piuttosto abbordabile. Non ha infatti elementi particolarmente pericolosi nemmeno in zona gol; basti pensare che Cyril Ngonge, protagonista della salvezza della scorsa stagione, è a secco dal match con la Roma vinto a sorpresa dagli scaligeri per 2-1 (datato 26 agosto).
Vero, ogni avversario va rispettato e non sottovalutato. L’impressione è che però, nello specifico, la Juve abbia l’obbligo di centrare i tre punti contro una squadra che allo stato attuale può riservare ben poche insidie.