Le parole di Tudor dopo Juventus-Lecce
Le parole di Tudor dopo Juentus-Lecce . Igor Tudor, dopo Juventus-Lecce, affronta le scelte da allenatore con chiarezza. “Mi spiace non far giocare tutti, ma devo scegliere”, dichiara a Sky Sport. Sottolinea l’importanza di decisioni nette: ogni giocatore deve metterlo in difficoltà. Non nasconde la delusione per i cambi: “Chi è entrato non mi è piaciuto”. Critica l’impatto delle sostituzioni, che cambiano il calcio moderno. “Con cinque cambi, mezza squadra entra”, osserva. Chiede ai suoi di crescere in fretta, senza scuse. La squadra viene prima di tutto. Tudor guarda al collettivo e insiste: i giocatori devono adattarsi, titolari o riserve. La sua franchezza colpisce. La Juventus pareggia, ma lui vuole di più. Le parole di Tudor dopo Juventus-Lecce sono state molto chiare anche sui casi Vlahovic e Koopmeiners.
Luci su Koopmeiners e Vlahovic
Tudor elogia Teun Koopmeiners, rinato contro il Lecce. “Ha periodi così, ora sta uscendo”, dice. Nota una gamba sciolta e un gol che dà fiducia. “Il pensiero veloce fa girare le gambe”, aggiunge, lodando la velocità mentale dell’olandese. Koopmeiners torna decisivo, e il tecnico sorride: “È importante per noi”. Su Dusan Vlahovic, Tudor resta positivo. “Ha fatto una bella gara”, assicura, nonostante il gol mancato. Due assist pesano, e il serbo attacca meglio gli spazi rispetto alla Roma. “Gli manca il gol per la fiducia”, ammette. Per Tudor, tutti contano: “Sono tutti al centro del progetto”. La squadra prevale sui singoli. Vlahovic cresce, e il tecnico lo sostiene.
Una gara a due facce
Tudor analizza Juventus-Lecce con equilibrio. “Una gara bella, giusta”, commenta, lodando il primo tempo dominante e un buon secondo tempo. Gli ultimi dieci minuti, però, lo irritano: “Ci siamo innervositi”. Il gol su calcio piazzato brucia. “C’è rammarico, abbiamo chiuso male”, confessa. Nonostante il pareggio, apprezza i minuti giocati bene. La squadra crea, domina, ma inciampa sui dettagli. Tudor chiede più attenzione: i calci piazzati costano caro. Guarda avanti, senza drammi e la Champions resta l’obiettivo, ogni punto conta. La Juventus mostra carattere, ma serve continuità. Una continutà che quest’anno è decisamente mancata.