Alessandro Del Piero si è concesso ad una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha analizzato e parlato di vari aspetti. Impossibile non soffermarsi sul caso del momento: lo scandalo scommesse illecite, in cui è rimasto coinvolto anche Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus.
Queste le parole dell’ex capitano bianconero, riportate da Tuttomercatoweb:
È un argomento grande e complesso, per me sono cose difficili da comprendere. Lo sport deve bastare. Per me c’era solo il campo. Esistevano regole precise che riguardavano droghe e scommesse. Non avrei mai fatto nulla che potesse in nessun mondo rovinare il mio sogno. Né prima, quando ero giovane, né dopo, quando ho avuto successo.
L’ex numero 10 (e prossimo dirigente?) ha parlato poi in maniera romantica e affezionata proprio del suo storico numero di maglia:
Il numero 10 racchiude genialità, imprevedibilità, la capacità di far vedere cose che gli altri neanche pensano siano possibili o immaginabili. Spesso si dice che i numeri dieci sono incompresi. È vero, perché non stanno nelle regole. La storia calcistica del numero dieci racconta di un ruolo i cui interpreti avevano la possibilità, rispetto ad altri giocatori, di curare più il proprio gioco, erano meno assillati dai doveri tattici. Assicuravano estro, fantasia, capacità di risolvere situazioni o partite ma in cambio godevano di libertà. Poi il calcio ha cominciato a cambiare, proprio nel mio periodo: si è cominciato a chiedere al dieci di essere come gli altri, di farsi carico delle esigenze tattiche, di essere imbrigliato in un meccanismo che deve essere perfetto.