La Procura di Torino sta esaminando la situazione relativa a Nicolò Fagioli e alle sue presunte scommesse illecite. Gli avvocati del centrocampista della Juventus, nella giornata di ieri, hanno scelto l’autodenuncia. Il motivo? Per provare ad alleggerire le eventuali pene sportive, per cui è ancora troppo presto per pronunciarsi. Anche perché la forbice è ampia, come spiega Cronache Di Spogliatoio: la pena può andare da una semplice multa a una squalifica di tre o più anni (più un’altra multa di almeno venticinquemila euro).
L’indagine, condotta dalla pm Manuela Pedrotta, si concentra su un giro di scommesse illegali ed è stata aperta alcuni mesi fa. È da lì che, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, è uscito fuori il nome di Fagioli ma solo come partecipante e non come organizzatore. Per questo motivo, il giocatore da un punto di vista penale potrebbe rischiare poco se accettasse il patteggiamento o il pagamento di un’ammenda.
E la squalifica? Se davvero venisse accertato tutto, come ormai sembra ovvio vista l’autodenuncia, Fagioli potrebbe andare incontro ad uno stop di minimo 3 anni. Ma attenzione: se le suddette scommesse illecite fossero state fatte anche sulla stessa Juventus, e quindi sulla squadra d’appartenenza dell’indagato, le cose si farebbero maledettamente più serie, con molti più anni di squalifica per il numero 21.
C’è un’unica buona notizia in tutta la vicenda: per una volta, la Juventus non rischia nulla.