Il talento di Mattias Soulè in prospettiva e il confronto con Paulo Dybala
Non ci sono dubbi, Mattias Soulè è senza dubbio il giovane più interessante oggi in Serie A, capace di mettersi in mostra a Frosinone e ricambiando la fiducia di Eusebio di Francesco, che lo ha messo al centro del suo scacchiere tattico. E Mattias ha ripagato il suo tecnico, contribuendo in maniera notevole al buonissimo campionato della squadra laziale, nonostante a inizio anno molti la davano già spacciata per la lotta salvezza.
E i numeri non mentono: 12 presenze col Frosinone, 6 gol, un assist e un discreto numero di legni. Insomma il talento argentino è senza dubbio l’arma in più della squadra di Di Francesco. Persino Luciano Spalletti ha notato il valore di Soulè, cercando di convincerlo ad accettare una convocazione in nazionale, tuttavia respinta con garbo dal ragazzo, in quanto già in orbita dell’Argentina. Considerando poi che il ragazzo ha soltanto vent’anni e quindi il futuro, a Dio piacendo, si profila grandissimo per questo giocatore. Ma la crescita di Soulè non è cominciata quest’anno, perchè molto importante è stata l’esperienza prima nella Nex Gen della Juventus e poi in prima squadra, grazie al lavoro svolto su di lui da Massimiliano Allegri.
Inoltre Soulè alla Juventus ha avuto la possibilità di allenarsi e studiare il grande Angel Di Maria, che per il giovanissimo connazionale ha sempre avuto parole importanti. E il giudizio di un simile campione non è mai banale. Un giocatore a cui Soulè viene spesso paragonato è Paulo Dybala. E i numeri di questo confronto sono molto intriganti: Dybala arrivò alla Juventus a 21 anni per 40 milioni di euro, avendo giocato nell’ultima stagione a Palermo 2964 minuti totali e realizzato 13 gol (con la media di un gol ogni 228 minuti).
Soulè non ha ancora 21 anni e la sua media presenza/gol è persino migliore di quella di Dybala, essendo di un gol ogni 173 minuti. La nuova generazione dei talenti juventini sta portando i primi frutti, consacrando la politica e la lungimiranza della Juventus, segno, ancora una volta, di come la società bianconera sia il fulcro dell’intero calcio italiano.