Ci potranno essere i tifosi dello “spettacolo dei grandi club”. Questo ammesso e non concesso che i piccoli non lo offrano, questione smentita dai fatti, ci sono signore partite nelle serie minori e ci sono state squadre di medio bassa classifica nella stessa Serie A che nellla nostra storia hanno offerto sinfonie stagionali prolungate di spettacoli, dalle varie squadre di Zeman, allo storico Chievo Verona di alcuni decenni fa, eccetera: ma facciamo pure finta che non sia così. “Piccolo è poco spettacolare”, e va bene. Facciamo finta che sia sempre così.
Poi però andiamo al nocciolo: il calcio sta diventando sempre meno identitario e rappresentativo delle comunità. Prima c’erano pochi stranieri, ora ci sono quasi esclusivamente stranieri, la Turchia partecipa agli Europei e le squadre turche alle coppe europee per club.
Ciò non toglie che il 99% della Champions o dei campionati europei per nazionali siano – guarda un po’ – ancora europei. Una tendenza che, probabilmente, cambierà nel futuro, non sappiamo ancora se prossimo o remoto. Ma in ogni caso, già la Uefa stava per cedere alle seduzioni di alcuni club arabi desiderosi di entrare in Champions, è presumibile che in un futuro lo farà la Superlega, qualora dovesse uscire come forza dominante. Non c’è un motivo razionale per pensare il contrario.
Quindi quel 99% di “europeo” sopra menzionato potrebbe – speriamo di no, ma i segnali non sono incoraggianti – scendere nei prossimi anni all’80, al 70 e perché no, pure al 50. Ci troveremo all’annullamento totale delle coppe “europee” sia per club che per nazionali, in un futuro fatto di tornei globalizzati in cui non ci sarà più alcuna distinzione? Chissà. Certo è che si tratta di una direzione difficilmente apprezzabile, a meno di non avere alcun interesse per l’identificazione tipica di una malattia mentale stupenda come il tifo.
In ogni caso, su questo tema cruciale, la differenza tra Uefa e Superlega è solo ipotetica o basata su simpatie e antipatie: entrambe, chiunque domini il futuro, seguirà la stessa – e triste – strada. Buona fortuna e invidia sincera per chi non ha alcuna sensibilità per una simile tematica e non siamo ironici: vivranno decisamente più felici.