Dusan Vlahovic si è preso la scena in Verona-Juventus, l’attaccante serbo in questo avvio di stagione sembra tornato quello di Firenze…
La Juventus della stagione 2024/2025 ormai è quasi del tutto definita, manca pochissimo per la composizione ufficiale della squadra. Qualcuno deve ancora lasciare la Continassa, mentre in arrivo Cristiano Giuntoli è riuscito a rispettare la tabella di marcia. Thiago Motta sta vedendo arrivare a Torino gli ultimi innesti per poter avere il parco giocatori finalmente al completo.
Dusan Vlahovic dopo le cinque occasioni da goal contro il Como senza segnare ha replicato la grande prestazione anche contro il Verona, stavolta però ‘attaccante serbo ha siglato una doppietta. Centravanti forte fisicamente e tecnico, l’ideale per il calcio di Thiago Motta sembra rinato sotto la gestione dell’ex Bologna. I risultati si vedono, è più coinvolto e riesce a essere pericoloso quasi ogni volta che gli arriva il pallone.
Il numero nove juventino si è sbloccato al Bentegodi
Verona-Juventus, Dusan Vlahovic è tornato quello di Firenze
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Ecco i voti dei quotidiani sportivi alla prestazione del centravanti della Juventus:
La Gazzetta dello Sport 7,5 – Dal digiuno alla doppietta: dopo i due pali e un goal annullato col Como segna di piede, dal dischetto e… quasi di testa. Fa pure il difensore sugli angoli: sempre più uomo squadra, personalità e concretezza.
La Stampa 7,5 – Stavolta la mira è giusta: stampa una doppietta, la 18ª in campionato (una in più di Lautaro), e si prende gli applausi di Motta per come ha giocato.
Corriere dello Sport 7,5 – Si riprende con gli interessi quanto la sfortuna gli aveva negato con il Como. Alla prima palla fa centro, sfiora soltanto sul raddoppio di Savona, poi freddissimo per la doppietta dal dischetto.
Tuttosport 7 – Relega a casuale la statistica del mancato goal contro il Como, vuoi per due legni o vuoi peer quel cervellotico fuorigioco. A una settimana dallo Sfortunato esordio, DV9 si riprende lo scettro di bomber: prima occasione ed è subito goal, quindi il raddoppio con freddezza dal dischetto. Qualche imprecisione negli appoggi spalle alle porta, ma non quando si ritrova di fronte a Montipò.
