Vlahovic: la pazienza è finita. La paziena della tifoseria bianconera verso il centravanti serbo è ormai finita dopo le deludenti prestazioni contro Genova e Roma. Dusan Vlahovic appare sempre più un enigma per la Juventus. “Un corpo totalmente estraneo”, lo definiscono sui social. All’inizio, i tifosi puntavano il dito sul gioco di Allegri, troppo difensivo per esaltarlo. Poi, con Thiago Motta, si diceva che il suo stile non si adattasse al serbo. Ora, con un nuovo allenatore che lo elogia – “il migliore in Serie A”, ha dichiarato – nulla cambia. Contro la Roma, Vlahovic ha deluso ancora: partite mediocri, imprecise e senza impatto. Sbaglia gli stop, appare macchinoso e rallenta l’attacco. La Juventus cerca un riferimento offensivo, ma lui non risponde. La pazienza scarseggia, e il suo apporto nullo irrita. Serve una soluzione.
Le ultime prestazioni di Vlahovic evidenziano un problema evidente. Invece di brillare come pericolo per gli avversari, diventa un peso per la squadra. Contro la Roma, l’attacco bianconero gira a vuoto, scarico e privo di idee. Lui, il centravanti, dovrebbe accenderlo, ma fallisce ogni volta. Gli stop sbagliati mandano in fumo le azioni, i movimenti lenti spengono la rapidità dei compagni. “Più dannoso che pericoloso” scrivono sui social i tifosi delusi. Anche l’allenatore, dopo le lodi iniziali, fatica a difenderlo. La sensazione cresce: Vlahovic non trova posto nel progetto. La Juventus crea occasioni, ma senza un attaccante efficace tutto svanisce. I numeri lo inchiodano: pochi gol, troppe chance sprecate. La squadra merita di più.
Vlahovic: la pazienza è finita. A fine stagione, la Juventus dovrà affrontare il caso Vlahovic, su cui oltre alle prestazioni negative grava un ingaggio da 12 milioni. L’attaccante serbo, arrivato con grandi aspettative, non convince più nessuno. Le parole al miele del nuovo tecnico non bastano: i risultati parlano chiaro. Due gare opache contro la Roma e il Genova confermano il trend negativo. L’attacco bianconero resta senza un leader, e lui non lo diventa. Bisognerà far qualcosa. La tifoseria sogna un bomber affidabile, non un eterno incompiuto. Serve ricordare comunque che, anche in caso di cessione a Giugno, lo steso serbo è chiamato a fare gol per rialzare le sue quotazioni tra le pretendenti estere.