Si chiama Amit Shani e ama la Juventus. Una storia d’amore e di calcio che affoga, però, nel dramma del conflitto tra Israele e la Palestina. Nella fattispecie, è impossibile non menzionare Hamas, vera guida dell’area nella guerra con Tel Aviv. Amit, infatti, è un ragazzo israeliano. La sua vicenda, raccontata sul profilo Instragram di Tuttosport, è oltre ogni dramma: il giovane infatti è tra gli ostaggi rapiti da Hamas, al centro di una turbolenta trattativa tra le parti per raggiungere una tregua di 4 giorni che, a causa di alcuni disguidi, dovrebbe iniziare domani (anziché oggi, come inizialmente previsto).
Commovente il racconto del padre di Amit, che tra le macerie della loro casa a Be’eri trova proprio la maglia della Vecchia Signora, di cui parla in un’intervista al Tg1. È della stagione 2018/2019, quando Cristiano Ronaldo aveva vestito per la prima volta i colori bianconeri. “Questa è stata la sua prima maglietta, quando era piccolo e Dybala giocava ancora alla Juve. Era il suo giocatore preferito”. Amit Shani, che ha appena 16 anni, in questo momento, sogna la sua libertà. Per continuare a vivere anzitutto, ma anche per tifare la squadra del suo cuore.
Perché il calcio, si sa, è anche fonte di vita, oltre che di distrazione. Come tutte le genuine passioni, come tutti gli interessi, in un mondo troppo pieno di sofferenze per poter escludere svaghi e gioie di altro tipo, come – in questo caso – quelle sportive. L’amore per una squadra, d’altronde, spesso comincia in tenera età, come alcune storie bianconere dimostrano con struggente commozione.