E’ un Gianluca Ferrero a tutto tondo quello che ha risposto alle domande degli azionisti nel corso dell’Assemblea. Ecco le parole più significative del presidente della Juventus:
Ringrazio e apprezzo il commento sulla nostra relazione sulla remunerazione. Poi la domanda riguardava i rapporti con la stampa. Esiste la libertà di stampa, è difficile da credere, ma Repubblica e La Stampa sono liberi e indipendenti da noi. Noi crediamo nella liberta di stampa. Esiste la libertà di stampa, credeteci, perché voi ne avete prove dato che quando c’è da attaccare la Juventus quei giornali sono sempre in prima fila.
Il presidente ha anche risposto all’accusa di “essersi calato le braghe” davanti alle accuse (con relative penalizzazioni) e al caso Calciopoli:
Avevo detto che avrei cercato di difendere la società in tutte le sedi competenti. E l’abbiamo fatto. Quando sono stato nominato ho parlato della storia gloriosa della società ricordando tutti i precedenti presidenti. Detto questo a me è sempre stato insegnato che la sentenze si rispettano. Qualche giorno dopo la mia nomina mi viene detto dell’esistenza di un procedimento di Giustizia Sportiva a Milano. Partecipo ed esco con meno 15 punti, entro col pensiero che rischiavo di prendere una multa. Quello è un tribunale sportivo in cui io giocando a calcio ho accettato. Ci difendiamo ma come? Urlando? No mi difendo nelle sedi competenti con i migliori avvocati. Combattiamo e portiamo un meno 10, che non è un granché ma è comunque una minima vittoria. Arrivati all’ultimo grado ci siamo fermati perché oltre per noi non era possibile andare e abbiamo rispettato le sentenze. Manovra stipendi abbiamo patteggiato con una multa anche memori di quanto accaduto in precedenza. Uefa, rischiavamo di stare più di due anni fuori dalle coppe ed è una cosa a cui non possiamo andare in contro, il danno sarebbe enorme. Ed ecco questa sorta di patteggiamento a cui ci siamo adeguati. Questo è quello che ho inteso difendermi nelle sedi competenti e rispettare sentenze e organi di giustizia a cui io come squadra, in maniera del tutto volontaria iscrivendomi ai tornei, mi inserisco per le questioni di giustizia. La squadra ora sta correndo, siamo sicuri che il prossimo anno torneremo a giocare le coppe. Poi se ho sbagliato lo vedremo, questo è quello che ho inteso fare con questo CdA.
Calciopoli? Quello che è stato rinunciato è un ricorso risarcitorio. Il Consiglio di Stato ha escluso il presupposto dl risarcimento del danno, ha escluso che ci fosse stata illegittimità dell’azione del Consiglio Federale. Essendo caduto il presupposto, il ricorso per la richiesta del danno è stato ritirato. Quello sul comportamento illegittimo è stato discusso e respinto.