Federico Chiesa dà spettacolo in nazionale e mostra senza mezzi termini di essere in forma. L’attaccante crea spazi, salta l’uomo, converge, apre per i compagni, sostanzialmente gioca a tutto campo sul fronte offensivo: qualità che glà conoscevamo, qualità che aveva esibito già all’inizio di questa stagione, molto prolifica anche sul fronte delle realizzazioni.
Sorge spontanea la domanda di come si faccia a tenerlo ancora fuori dai giochi o comunque a impiegarlo “a mezzo servizio”. Difficile pensare soltanto alle cautele fisiche: va bene, Federico – così come Dusan Vlahovic – hanno passato un ottobre complicato sul fronte degli infortuni. O quanto meno, piuttosto delicato. Ora però si potrebbe passare oltre. Ridare minuti a un calciatore (ma l’invito è rivolto anche a favore dell’attaccante serbo) che non ha dimostrato nulla di errato per essere impiegato così poco.
Ora abbiamo avanti due scelte: provare a ridare forza e smalto alla coppia d’attacco che tanto bene aveva fatto a settembre, oppure continuare a giggioneggiare in cerca di un’alternativa che dia maggiori risultati che però, ad oggi, ancora non si è presentata alla nostra porta.