Milan-Juventus è senza dubbio il big match della nona giornata di Serie A. Un classico del calcio italiano e una partita mai banale. Quest’anno, poi, con un inizio di campionato oltremodo enigmatico da parte dell’undici di Massimiliano Allegri, visto cammino e prestazioni spesso altalenanti, la partita con i rossoneri acquista un significato e un valore ancora più importante.
Certo, siamo solo a Ottobre e nessuna partita per forza di cose può essere definita decisiva ai fini dell’esito finale, ma di certo il match del Meazza potrà dire molto sul valore delle due squadre, soprattutto per la Juventus. Infatti, la Vecchia Signora non sembra aver ancora messo tutti d’accordo, tra addetti ai lavori e tifosi, circa il suo vero obiettivo in questa Serie A 2023/2024. Quarto posto? Qualcosa in più? O addirittura la possibilità di lottare per il titolo? Bei quesiti, non c’è che dire, ma che difficilmente troveranno risposta in una partita giocata come detto solo a ottobre.
Eppure, se non saranno decisive, le risposte che l’incontro di Milano darà saranno senza ombra di dubbio importanti. Domenica sera la Juventus affronterà la prima in classifica, sconfitta solo una volta nell’ultimo derby contro l’Inter, ma che a oggi sembra aver acquisito una certa continuità. Va detto che ci saranno assenze pesanti da entrambe le parti, con Maignan e Theo Hernandez fra i rossoneri e Danilo, con Chiesa e Vlahovic in forse fra i bianconeri.
Tutto ciò senza dimenticare la questione Pogba, relativa al caso di doping che ha coinvolto il giocatore francese e l’imminente squalifica di Fagioli per la brutta faccenda sul calcio scommesse. Ciò però non renderà meno importante questa partita. Inoltre, la Juventus deve affrontare anche l’astinenza di vittorie nell’ultimo periodo contro la squadra di Pioli.
L’ultima vittoria in campionato dei bianconeri contro il Milan risale al 6 gennaio del 2021, quando allo stadio San Siro la Juventus, allora allenata da Andrea Pirlo, si aggiudicò l’intera posta in palio con un convincente e meritato 3-1, grazie soprattutto a un Federico Chiesa in stato di grazia che siglò una doppietta, mentre il terzo gol fu realizzato da Weston McKennie (il Milan invece andò a segno con Davide Calabria, al termine di un’azione viziata da un chiaro fallo a centrocampo che suscitò le proteste di Pirlo).
Da quel momento la Vecchia Signora non è riuscita più a battere la squadra allenata da Pioli. I tempi saranno ora maturi per invertire questa tendenza? Max Allegri è solito dire che partite del genere si preparano da sole, che nei giocatori scatta qualcosa quando dall’altra parte c’è un avversario di prestigio e con un grande blasone. Quest’anno però servirà forse qualcosa in più, visto che l’imbattibilità di Pioli comincia a essere un dato pesante nei confronti di una Juventus ora più che mai a caccia di conferme e certezze.