Alla Juventus Djalo dovrà sostituire Alex Sandro. E se ne parla come se fosse il nuovo Cafù. Ma è uno sforzo tanto necessario?
Juventus, Djalo serve così tanto?
Facendo sempre la solita premessa secondo la quale chiunque può sorprendere – esattamente come il calcio in generale – la rincorsa della Juventus per Tiago Djalo sembra “la solita” verso lo straniero “normale” – difensore del Lille, non del Real Madrid insomma, e non vorrebbe dire lo stesso, perché anche il Real Madrid può avere dei difensori “normali” – esasperato nelle qualità percepite, laddove si potrebbe – cifre basse per cifre più basse – tentare la strada di uno sviluppo ancora maggiore di altri giovani da trarre dalla Primavera o meglio ancora dalla Juventus Next Gen, il quale si sta rivelando un progetto decisamente più valido di quanto in molti si sarebbero attesi.
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Spendere poco non vuol dire spendere bene
Per carità, per lo meno questa volta non ci sono le decine di milioni di euro sparate a caso per il primo presunto talento che passa, ma un affare comunque low cost, perfino per le martoriate finanze bianconere (3,5 milioni più eventuali altri 3,5 non sono molti). Ma magari non è detto che sia necessario spenderli per andare a pescare fuori dal Paese, per l’ennesima volta, un calciatore che difficilmente sarà davvero il nuovo Cafù. Detto ciò, auguriamoci ovviamente di aver fatto un super affarone. Con l’occhio critico di chi vede il metodo – più che l’esito – filosoficamente e strategicamente sbagliato.