L’ex-attaccante bianconero Fabrizio Ravanelli ha ricordato i suoi anni con la maglia della Juventus. Un quadriennio, come sottolinea egli stesso, “fantastico”. Nel corso dell’intervista alla Stampa, “penna bianca”, come veniva soprannominato, enfatizza i momenti di gloria, oltre il fatto di essere approdato, all’epoca, in quella che era la squadra che aveva sempre tifato: “Sono arrivato giovane: per me era il sogno nel cassetto, giocare nella mia squadra del cuore. In quegli anni abbiamo vinto tutto: scudetto, Coppa Italia, Supercoppa, Uefa e poi la ciliegina della Champions che fu di tutti, non solo mia anche se con 5 gol fui capocannoniere di quella squadra. Anni strepitosi, un ricordo pieno di affetto perché la Juve è stata anche una scuola di vita”.
Poi il ricordo speciale di Gianluca Vialli, scomparso lo scorso gennaio: “Il mio punto di riferimento quando arrivai a Torino. È sempre stato il mio idolo, il prototipo del calciatore che volevo essere, ho cercato di prendere da lui il massimo. Era il capitano, sempre pronto a dare l’esempio e una mano a tutti”.