Come tutti avevamo abbondantemente immaginato, ecco la solita intervista “aizza popolo” proprio nella settimana che precede Juventus-Inter. Questa volta l’intervistato è stato Massimo Moratti: l’ex presidente nerazzurro, ma guarda un po’ il caso, è tornato a parlare ancora una volta di Calciopoli. E lo ha fatto senza sconti per la tanto odiata, da lui, Juventus. Queste le sue parole alla Gazzetta di Parma, riportate da Tuttomercatoweb:
Calciopoli. È un colpo al cuore per tutto il movimento, anni difficili per tutti, ma soprattutto per noi, privati di vittorie che avevamo meritato sul campo. Da quel periodo terribile ne uscimmo umiliati. Si può pensare che le avversità generino nuove forze, nuovi inizi, ed è sicuramente una bella filosofia.
In quegli anni vivemmo la sensazione di far parte di un gioco più grande di noi, dove tutto era deciso secondo regole delle quali eravamo all’oscuro. Partecipavamo al campionato, si può dire, per niente: una sensazione opprimente. Ma Calciopoli non è stata una sorpresa. La sorpresa era il muro di omertà che gran parte del calcio aveva costruito per anni intorno a questa vicenda.