Comolli, un cambio di rotta per la Juventus
Comolli,nuovo direttore generale della Juventus, ha debuttato con un discorso che segna una svolta per il club. A differenza di Cristiano Giuntoli, il cui progetto basato su bel gioco e risultati non ha convinto, Comolli porta un approccio razionale e orientato alla vittoria. “Creare emozioni per i tifosi tre volte a settimana è il mio compito, ma le decisioni devono essere razionali”, ha dichiarato in conferenza stampa. La sua nomina, voluta da John Elkann, chiude l’era Giuntoli, segnata dal fallimento del progetto Motta. L’ossessione vincente bianconera di Comolli si basa su dati e analisi, un metodo affinato in 33 anni di carriera tra Arsenal, Liverpool e Tolosa.
Un modello basato sui dati
Comolli si distingue per l’uso intensivo di dati e algoritmi, un approccio che ha definito la sua carriera. “Ho lavorato con i dati per 25 anni; è il modo più razionale per prendere decisioni in un’industria irrazionale”, ha spiegato. La sua esperienza, ispirata al principio Moneyball, mira a ridurre gli errori nello scouting e a individuare talenti con precisione. A differenza di Giuntoli, che aveva enfatizzato il tifo juventino, Comolli si presenta come un professionista distaccato, ma con un obiettivo chiaro: vincere. Questo approccio si allinea alla tradizione della Juventus, dove la vittoria è una priorità assoluta, e risponde alle critiche dei tifosi, delusi da stagioni senza trofei e promesse non mantenute.
Verso una nuova era vincente
L’ossessione vincente bianconera di Comolli si concretizzerà attraverso una gestione moderna e sinergica. Con Igor Tudor confermato in panchina, il dg sta già lavorando per rafforzare la rosa in vista del Mondiale per Club 2025. La sua strategia include il rilancio dell’area scouting con Viktor Bezhani e la scelta di un nuovo direttore sportivo, con nomi come Massara e Salihamidzic in lizza. La Juventus punta a ricostruire una squadra competitiva, sfruttando l’esperienza di Comolli per anticipare le tendenze di mercato. La sua visione, lontana dalle emozioni e focalizzata sui risultati, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, con l’obiettivo di riportare i bianconeri a dominare in Italia e in Europa.