Arrigo Sacchi parla della crisi della Juventus e individua il problema che, a suo giudizio, poteva favorirla…
La Juventus in crisi nera attira naturalmente le opinioni di vari osservatori. Tra questi, non può mancare l’ex tecnico del Milan e della nazionale italiana, opinionista ormai da decenni, che in un’intervista a La Stampa riportata da Tuttomercatoweb dice la sua sui fattori che hanno portato al crollo della squadra di Max Allegri.
Crisi Juve, per Arrigo Sacchi era possibile
Juventus, Arrigo Sacchi sulla crisi bianconera: “Poteva accadere, vi spiego perché”
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Signora dal potenziale +1 sull’Inter di qualche settimana fa all’attuale -9. E i nerazzurri devono anche recuperare una gara. Questa la situazione che spinge Sacchi a tornare sull’argomento “crisi Juve” e ad aggiungere qualche considerazione: “Non dico me l’aspettassi, ma era possibile che potesse accadere”, dice, aggiungendo che “non vedevo brillantezza, bellezza, innovazione e solo che in Italia, se vinci, sei bravo in ogni modo. Il fatto è che siamo una nazione di tattici, in tutti i settori e non solo in panchina: chi più chi meno, andiamo avanti con le furbate. Allegri è un bravo allenatore tattico, categoria che tende a imporsi punendo l’errore avversario, lo stratega cerca invece il successo attraverso la propria strategia. Per quanto
mi riguarda, la vittoria senza merito non è vittoria”.
Concorrenza quasi paritaria con l’Inter e poi il crollo? Per Sacchi “non c’è mai un solo motivo, su ogni crisi incide una somma di componenti: qualche calciatore illuso dai risultati può aver smarrito concentrazione, qualcuno può essersi sentito svuotato davanti alla fuga dell’Inter, qualcuno ha accusato banalmente un calo fisico. S’è persa, probabilmente, quella cattiveria che aveva permesso di sopperire alla mancanza di idee”.
E infine: “La Juventus ha il merito aver lanciato tanti giovani che hanno portato freschezza e brillantezza. I giovani, però, vanno sempre seguiti: ci mettono poco a sentirsi arrivati”.