Andiamo dritti al punto: Paulo Dybala è un gran bel giocatore? Sì. Paulo Dybala è il supercampione di cui abbiamo si sono immaginate gesta impensabili per quasi un decennio? No, e bisognerebbe prenderne atto. No, non solo per gli infortuni, come dicono in tanti, probabilmente presi dalla solita foga “crea campioni” di cui la Serie A è sempre più povera. Sicuramente, i guai fisici non hanno aiutato: l’ultimo avvenuto in casa Roma, dove l’argentino sta disputando il suo secondo anno.
Se fosse il supercampione di cui favoleggiano tutti da sempre, banalmente, Paulo Dybala non sarebbe finito alla Roma. E non sarebbe rimasto in Italia praticamente a vita, semplicemente perché l’Italia, in qualsiasi suo club, non ha – oggi – la forza economica per trattenere i supercampioni. Bei piedi, capacità di sicuro valide, ottimo realizzatore per alcuni anni: su questo non ci piove. Ma anche Dario Hubner a suo tempo è stato un cannoniere di prima fascia (per molti più anni dell’argentino se è per questo) ciò non significa che fosse il nuovo Marco Van Basten.
Esattamente come Dybala non è mai stato il nuovo Del Piero (pur avendo le capacità per diventarlo, e pure su quello non ci piove), ma neanche il nuovo Zidane o il nuovo Baggio. Facendo i raffronti sui pochi pesi massimi che la Juventus ha ingaggiato negli ultimi decenni, la sua carriera non è minimamente paragonabile – per citare un esempio “fresco”, anche per i suoi recenti guai di doping – ad un Paul Pogba. Che infatti, a un certo punto, ha fatto le valigie in destinazione Inghilterra. Ed è tornato in casa bianconera per un solo motivo: la pensione. Come tutti i grandi campioni stranieri che ormai arrivano in Serie A. Se gli azzurri di sci impiegassero la metà delle energie che impiegano per immaginarsi i campioni…
Ci sarebbero altre prove: il poco spazio da titolare in nazionale, così come le sue poche reti. E no, non perché c’era sua maestà Lionel Messi (altro jolly dei narratori di favole, forse più strambo di quello sugli infortuni). Basti pensare che uno come Lautaro Martinez, più giovane, sia stato schierato molte più volte dall’inizio e con una capacità realizzativa imparagonabile. I ruoli sono più o meno quelli per tutti e tre, non nascondiamoci: chi più a destra o più a sinistra, più avanti o più indietro. No, Paulo Dybala era un giocatore dalle potenzialità per diventare un campione. Ma campione non lo è mai stato. E non solo per gli infortuni. Differentemente da altri giganti stranieri che abbiamo avuto la fortuna di vedere indossare la casacca bianconera.