Dopo l’addio da svincolato alla Juve, l’avventura di Cuadrado all’Inter si sta finora rivelando decisamente un flop.
Il colombiano, preso per fare la riserva di Dumfries, è infatti perennemente infortunato ed ha fino a questo momento raccolto sole 4 presenze complessive in maglia nerazzurra (tutti spezzoni di partita). Tralasciando le motivazioni che hanno convinto la dirigenza interista ad ingaggiare l’ex juventino, viene subito spontanea una considerazione riferita direttamente al colombiano: che senso ha avuto fare una scelta simile?
A 35 anni, Cuadrado avrebbe infatti potuto chiudere la carriera lontano dall’Italia, in un campionato in cui magari il suo livello tecnico avrebbe ancora potuto incidere sull’esito di certe partite. Il “Panita” ha invece preferito ascoltare la proposta dell’Inter, seguita prima dal prevedibile ostracismo dei tifosi neroazzurri e poi da ridicole lezione di morale dagli stessi sostenitori della squadra di Inzaghi.
L’obiettivo era che il colombiano si “purificasse” dal suo passato juventino, dopo essersi reso protagonista di svariati episodi controversi proprio contro i nerazzurri (ultimo, in ordine di tempo, la scorsa semifinale d’andata di Coppa Italia).
L’operazione, insomma, non ha giovato a nessuno, sporcando il ricordo che ogni tifoso juventino conservava nei confronti del colombiano. Juan, ma ne valeva davvero la pena?